Cosa accadrà a Binance se la SEC riuscirà a far fuori BUSD: l’opinione degli esperti

L’attacco a BUSD considerato una “security” dalla SEC può avere conseguenze molto serie per il principale exchange di criptovalute.

Da quando è stata coinvolta in una rissa normativa, la capitalizzazione di mercato di BUSD è entrata in una ripida spirale discendente. Dopo aver raggiunto il massimo storico di $ 23,04 miliardi a novembre 2022, la capitalizzazione di mercato della stablecoin è crollata di oltre il 60% a $ 9,17 miliardi.

A febbraio Paxos – società che emette BUSD – è stata costretta dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti a interrompere l’emissione della stablecoin e molti investitori hanno abbandonato la criptovaluta. Nonostante non sia Binance a emettere BUSD, la stablecoin è ancora fondamentale per il suo ecosistema. Coinbase sospenderà il trading di BUSD dal prossimo 13 marzo e Binance potrebbe creare una sua stablecoin non ancorata al dollaro.

Implicazioni per Binance

Paxos, così come tanti altri esperti del settore, si oppone con forza all’idea della SEC che BUSD sia una security, cioè un normale titolo azionario e un contratto di investimento secondo il test di Howey. Nonostante il divieto di emettere nuovi BUSD, Binance ha fatto sapere che supporterà ancora (per il momento) la stablecoin che è troppo importante per l’economia di uno dei migliori exchange per comprare criptovalute al mondo.

Se la SEC riesce a far fuori BUSD, le implicazioni sono molte. Per prima cosa, una mossa del genere potrebbe “incoraggiare i regolatori a prendere di mira altre stablecoin in futuro”. Secondo Mohammad Taher Khayami, COO di iTeller potrebbe verificarsi una significativa contrazione nel mercato delle stablecoin man mano che gli utenti diventano sempre più diffidenti nell’usare questi token per paura che possano essere chiusi in qualsiasi momento.

In generale, sostiene Khayami, potremmo assistere a un calo della liquidità e dei volumi di trading nel mercato delle criptovalute, il che sarebbe una cattiva notizia per Binance e per gli altri exchange che si affidano alle stablecoin per facilitare gli scambi. Il colpo inflitto indirettamente a Binance è notevole e tuttavia l’exchange ha dimostrato negli anni una grande adattabilità alle mutate situazioni del mercato e delle regolamentazioni.

Nuovi progetti su Binance

Binance rimane l’exchange più ambito per i nuovi progetti crypto che stanno per abbandonare la prevendita e listarsi. Essere presenti su Binance è una garanzia di solidità della piattaforma. Ci sono due progetti che stanno per abbandonare la prevendita e potrebbero essere listati su Binance in un futuro non troppo lontano. Ecco quali sono.

Fight Out

Fight Out è un progetto che ha da poco superato la soglia dei 5 milioni raccolti in prevendita, a testimonianza dell’interesse che gli investitori, sempre a caccia di nuove interessanti opportunità, dimosrtano.

Fight Out è un’app per dispositivi mobili che premia gli utenti con il token interno per aver svolto una serie di esercizi fisici. Si tratta di un progetto più ampio rispetto a quello del più famoso concorrente StepN che ricompensa gli utenti solo per il jogging.

Fight Out è anche una rete di palestre fisiche, di proprietà o affiliate, che verranno realizzate in diverse città del mondo e dove gli utenti della community potranno ritrovarsi. Altra differenza rispetto ai concorrenti è che Fight Out è anche un metaverso con un avatar NFT legato alle prestazioni sportive dell’utente reale. Sono stati coinvolti diversi atleti professionisti della boxe e delle MMA in qualità di ambasciatori del progetto.

Il token FGHT in questo momento è in prevendita, il suo valore aumenta gradualmente fino alla fine della presale prevista al massimo per il 31 marzo. Il successivo 5 aprile ci saranno i primi listing sui CEX.

C+Charge

C+Charge opera nel settore della ricarica dei veicoli elettrici grazie a un’app per dispositivi mobili che premia i conducenti di auto elettriche quando fanno una ricarica presso una delle stazioni aderenti.
Il premio consiste in crediti di carbonio tokenizzati, una vera novità nel settore, che l’utente riceve e che può poi convertire in NFT ed eventualmente vendere. Grazie all’app, l’automobilista può localizzare le stazioni di ricarica più vicine e sapere in anticipo il prezzo praticato e i tempi di attesa.
Le stazioni aderenti avranno vantaggi economici e tecnici, poiché il sistema effettuerà una diagnostica H24 e segnalerà eventuali malfunzionamenti all’istante. Il token CCHG ha raccolto oltre 2 milioni e si appresta a terminare la prevendita entro questo mese. Il 31 marzo partiranno i primi listing sugli exchange centralizzati.

I.P.

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