Core Scientific, minatore di Bitcoin, ha firmato un accordo di hosting da 75 MW

Core Scientific (CORZ), il più grande miner di bitcoin (BTC) per tasso di hash, o potenza di calcolo totale, ha accettato di ospitare 75 megawatt di impianti di mining per una parte non nominata.

Core riceverà pagamenti futuri come parte dell’accordo, che finanzieranno l’infrastruttura extra necessaria per organizzare i minatori, secondo un comunicato stampa dell’azienda.

L’hosting è un servizio fornito dai centri dati ai minatori di criptovalute che consente loro di mantenere i propri impianti di estrazione e di estrarre le risorse virtuali desiderate a pagamento senza dover costruire da soli l’infrastruttura necessaria.

Le attività di Core sono un mix di auto-mining e hosting. Secondo l’ultima dimostrazione, l’azienda ha ricevuto 33,2 milioni di dollari dalla sua società di hosting nel 1° trimestre, pari a circa il 17% delle entrate complessive.

Negli ultimi mesi, la domanda di hosting per i minatori di criptovalute è aumentata in quanto le interruzioni delle strutture e dell’alimentazione e la mancanza di investimenti hanno creato rallentamenti per i minatori, che spesso si ritrovano con un numero di impianti di estrazione superiore alla capacità di alimentazione.

Core ha dichiarato che l’implementazione dei server per il nuovo accordo di hosting inizierà nel terzo trimestre e la finalizzazione è prevista per quest’anno. Entro la fine del 2022, Core funzionerà con circa 325.000 impianti di auto-mining e di hosting.

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