Coinbase sta affrontando una causa civile per presunte falle di sicurezza

Un’azione legale collettiva avviata l’altra settimana contro Coinbase sostiene che la borsa delle criptovalute non ha protetto adeguatamente i portafogli dei clienti, esponendoli a hackeraggi e scambi non autorizzati.

L’accusa, depositata presso il Tribunale degli Stati Uniti per il Distretto Settentrionale della Georgia, critica anche l’azienda per aver provocato danni finanziari ai consumatori impedendo loro di accedere ai propri conti completamente o per periodi prolungati, nonché per aver violato le leggi governative mostrando titoli sul proprio sistema di trading.

Coinbase, la prima piattaforma di criptovalute a diventare ufficiale negli Stati Uniti l’anno scorso, sta affrontando una serie di cause legali da parte di trader scontenti. Un azionista di Coinbase ha affermato che l’azienda ha ingannato i trader in merito al suo debutto pubblico questo mese. Inoltre, un’altra causa collettiva avviata nel New Jersey afferma che l’azienda ha permesso ai cittadini statunitensi di negoziare titoli senza licenza. Inoltre, l’azienda sta cercando di risolvere due distinte richieste di risarcimento presentate dagli utenti attraverso un’azione giudiziaria.

L’azione legale in Georgia riguarda una classe di oltre 100 persone, in particolare il ricorrente principale e cittadino della Georgia George Kattula, mentre gli avvocati di Kattula ritengono che ci possano essere altre vittime.

L’azione legale descrive in dettaglio alcuni di questi presunti problemi, citando un incidente del 2019 in cui la borsa avrebbe impiegato più di sei mesi per consentire a un cliente di rientrare nel proprio conto, uno schema che secondo l’accusa la società avrebbe ripetuto.

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L’azione legale approfondisce alcuni di questi presunti difetti, citando un evento del 2019 in cui l’azienda avrebbe impiegato più di 6 mesi per far tornare un cliente nel suo portafoglio, una tendenza che la causa sostiene sia stata ripetuta.

Inoltre, l’azione legale sostiene che alcune delle risorse di Coinbase soddisfano il concetto di sicurezza della SEC e che l’azienda stessa potrebbe essere un “commercio” ai sensi delle norme nazionali, che le impongono di presentarsi all’agenzia.

Le denunce hanno iniziato ad accumularsi quest’anno dopo che la SEC ha dichiarato a luglio che stava indagando su Coinbase per la sospetta vendita di asset di criptovalute.

La richiesta di Kattula chiede un risarcimento di oltre 5 milioni di dollari (senza spese e onorari legali), una sentenza esecutiva e rimedi legali, un’ingiunzione che proibisca alle parti interessate di compiere atti specifici.

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