Era nato sul lago Maggiore, in provincia di Varese, è diventato il simbolo di una città e di un’isola: Cagliari e la Sardegna. Lunedì 22 gennaio è morto Gigi Riva: aveva 79 anni, compiuti a novembre, e nel fine settimana aveva accusato un malore che l’aveva costretto al ricovero. Le sue condizioni erano sembrate stabili, uno stato risolvibile con una operazione al cuore, poi il rapido peggioramento e la notizia della morte. Un fulmine.
Calcio, è morto Gigi Riva: bomber del Cagliari e della Nazionale, al Sada nel 1985
“Rombo di Tuono”, il suo soprannome coniato da Gianni Brera, era stato il bomber dello storico scudetto del Cagliari nel 1970 con 21 gol e capocannoniere della Nazionale con il record di gol segnati in azzurro: 35 in 42 presenze. Dal 2019 era il presidente onorario del Cagliari.
E proprio come accompagnatore dei sardi era stato allo stadio Sada di Monza per il match del campionato di Serie B del 21 aprile 1985: era finita 1-1.
Calcio, è morto Gigi Riva: la nota di cordoglio dell’Ac Monza
I successi in azzurro anche come dirigente sono stati ricordati dall’Ac Monza in un messaggio per esprimere il cordoglio della società: Gigi Riva infatti, dopo essere stato secondo ai Mondiali del ’70 nella finale persa col Brasile, si era laureato campione del Mondo nel 2006 da dirigente della Nazionale che aveva trionfato con la Francia nella finale di Berlino. Nel suo palmares anche l’Europeo del 1968.
“AC Monza partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa di Gigi Riva, leggendario attaccante del calcio italiano di cui ha scritto pagine indimenticabili con la maglia del Cagliari e della Nazionale – si legge nella nota della società – Grande protagonista dello storico Scudetto dei sardi nel 1969/70, con la maglia azzurra ha conquistato l’Europeo nel 1968 e il secondo posto ai Mondiali del 1970. Con 35 reti in 42 partite è il miglior marcatore della storia della Nazionale Italiana, con cui si è laureato Campione del Mondo nel 2006 da dirigente. Ci mancherai Rombo di Tuono!“.
Calcio, è morto Gigi Riva: la nota del Quirinale
La sua carriera, la sua figura hanno contribuito ad alimentare il mito. “Indiano” contro i cowboy, l’ultimo “hombre vertical” (dal titolo di un libro), capace di rifiutare le lusinghe – e i denari – di molte squadre che l’avrebbero voluto (la Juve su tutte). Una leggenda salutata da un dolore unanime, espresso anche dal Quirinale.
“Tanti italiani, e io tra questi, apprendono l’improvvisa notizia della morte di Gigi Riva con autentico dolore. I suoi successi sportivi, il suo carattere di grande serietà, la dignità del suo comportamento in ogni circostanza gli hanno procurato l’affetto di milioni di italiani anche tra coloro che non seguivano il calcio. Esprimo ai familiari il mio cordoglio e un sentimento di sincera vicinanza“, ha commentato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
(*notizia aggiornata)