Calcio: Colpani in Nazionale, quando arriva il turno di Di Gregorio?

Dopo Colpani c'è un altro giocatore del Monza che dovrebbe vestire l'azzurro: il suo portiere. Lo dicono i numeri, ma non solo.
Di Gregorio in uscita alt su Palombi
Di Gregorio in uscita

Il Monza festeggia la convocazione di Colpani in nazionale, la prima in assoluto per un giocatore che ha fatto tutta la trafila delle rappresentative giovanili e che, per come sta producendo in questa stagione (5 gol e 1 assist), non poteva essere lasciato a casa, ma altrettanto si notano le assenze di Pessina, un fedelissimo di Mancini e pure campione d’Europa, anche se meno visto da Spalletti, ed anche di Michele Di Gregorio, portierone che sta disputando un campionato eccezionale, a livelli da top per il ruolo in Serie A seppur ancora poco riconosciuto in Italia.

Calcio: la concorrenza di Di Gregorio in Nazionale

Il tecnico azzurro ha scelto Donnarumma, Vicario, Meret e Provedel per affrontare il prossimo turno di qualificazione agli Europei. Il primo è un intoccabile, miglior portiere italiano da anni, gioca in Champions League con il Paris Saint Germain ed è ancora giovanissimo, classe 1999. Vicario è alla stagione d’esplosione, sta facendo i miracoli con il Tottenham di Postecoglu ed è anche stato primo in classifica in Premier League; viene considerato il miglior estremo del campionato inglese. Meret ha vinto lo scudetto da grande protagonista, è nel giro della nazionale da tempo ed è una sicurezza. Provedel con la Lazio ha alzato di molto il livello, chiudendo al secondo posto la Serie A e disputando una Champions da prim’attore, arrivando addirittura a segnare un gol.

È vero, la concorrenza non manca, ma Di Gregorio non è certo stato da meno in quest’inizio di stagione, peraltro dando seguito ad un’annata d’esordio più che positiva nella massima categoria del calcio italiano.

Calcio: i titoli di Di Gregorio per la Nazionale

I dati di Di Gregorio sono impressionanti: sono quattro le partite senza subire gol, ha l’83% di parate riuscite (primo in Serie A), con 38 parate in 10 presenze è quello che ne ha fatte di più in assoluto, eccezionale anche nei passaggi riusciti con i piedi, ben 261, ed è in top 10 per percentuale di riuscita. Ma se la questione statistica è importante, ancora più rilevante è di certo l’aspetto visivo. Di Gregorio non è mai stato così sicuro e decisivo. La difesa del Monza concede veramente poco, con dieci gol subiti (1 da Sorrentino, con il Lecce, su rigore) è la quarta di tutto il campionato, e per quel poco che passa ci pensa il portiere. Ad esempio è stato fenomenale nella vittoria con la Salernitana, eccezionale anche a Roma, dove ha subito il gol della sconfitta solamente in mischia.

Forse quel che manca a Di Gregorio è un po’ di status. Considerato che nelle grandi la maggior parte dei portieri sono stranieri (Sommer all’Inter, Szczesny alla Juve, Maignan al Milan) è indubitabile che sia tra i migliori interpreti italiani del ruolo in Serie A. La sempre proficua scuola dei portieri tricolore continua a sfornare professionisti affidabilissimi e il biancorosso è un esponente più che valido che meriterebbe maggior considerazione. Nella speranza che non debba lasciare Monza per vestirsi d’azzurro.