Chiunque abbia avuto la sventura di prendere la propria auto e di farsi un giro per la Brianza negli ultimi giorni si sarà inevitabilmente imbattuto nella condizione a dir poco pietosa delle strade, che, in seguito alle recenti piogge, si presentano quasi dappertutto come un formaggio gruviera. Così (soprattutto la sera, quando individuare visivamente una buca, mentre si è al volante, è più difficile) non mancano i casi di foratura degli pneumatici, che vedono talvolta aggiungersi al danno la beffa di una costosa riparazione (o, peggio, di una sostituzione), specialmente se non si è sufficientemente lesti da accorgersi subito di quanto avvenuto e scovare il cratere responsabile, per presentare poi una denuncia con annessa richiesta risarcitoria (sperando che il pagamento arrivi…).
Ma non è solo una questione di soldi: si pensi ai rischi che corrono automobilisti e motociclisti. È di tutta evidenza che tale situazione possa apparire, tra le altre cose, come il segno manifesto di un tangibile declino: un manto stradale in questo stato, oltre che indice di inciviltà, è infatti anche un pessimo biglietto da visita per il territorio. Non sta a chi scrive decretare colpe: non importa che la responsabilità sia dei comuni, dello Stato o di chi altro. Importa che si intervenga in fretta, ovunque, prima che qualcuno si faccia del male.