“E’ questa la città che vogliamo”? E’ stata una risposta ferma quella che il sindaco di Desio, Carlo Moscatelli, martedì 19 agosto ci ha tenuto a dare a una desiana che pochi giorni prima lo aveva offeso in modo pesante: “Il sindaco più cretino che Desio poteva avere è a capo di questo comune e più cretini sono quelli che hanno votato il sindaco Moscatelli. Poveri noi, come siamo caduti in basso”. Così la donna aveva “pontificato” sui social, dispensando epiteti ingiuriosi anche ai 7.725 desiani – il 50,6 per cento di quanti lo scorso 26 maggio hanno votato il sindaco, democraticamente eletto.
Esemplare la reazione del primo cittadino, che ha postato sulle sue pagine personali di Instagram e di Facebook il post offensivo, pubblicando anche il nome e cognome di chi lo aveva scritto. Un gesto che ha permesso alla signora di comprendere i suoi eccessi verbali. Pochi giorni dopo, il documento è stato rimosso.
“In queste settimane – ha commentato il sindaco, Carlo Moscatelli – sto incontrando tante difficoltà. Me l’aspettavo. Ho sempre detto che non abbiamo la bacchetta magica e che serve tanto lavoro per risolvere i tanti problemi che da anni vive Desio. La priorità resta il decoro delle strade e la cura della città e su questo stiamo lavorando ogni giorno. Per me le critiche sono preziose. Lo dico davvero. Mi aiutano a capire dove dobbiamo migliorare. Così come le segnalazioni e le richieste, perché mostrano voglia di prendersi cura della città. Piano piano contiamo di arrivare ad affrontare ognuna di queste questioni”.
Desio, insulti pesanti al sindaco: Moscatelli reagisce con stile: “Le critiche sono uno stimolo, le offese inquinano il dibattito”

Ma a proposito delle offese, oggettivamente davvero pesanti, ha aggiunto:
“La cosa che non accetto però è l’insulto. Non tanto a me. Ma alle persone che mi hanno votato. Profili senza immagini, magari con dietro partiti politici, metodi da “nuova” vecchia politica. Persone che si permettono di scrivere cose come quelle presenti in questo commento sono inaccettabili. Lo dico con fermezza. Non c’è spazio a Desio per persone che pensano di inquinare il dibattito con questi metodi. Punto”.