Dai giovedì sera dei negozi aperti a Monza alle altre iniziative nei comuni della Brianza: è già tempo di saldi estivi e i commercianti incrociano le dita e confidano anche sull’effetto Expo, cioè il turismo portato in Lombardia dall’esposizione universale. Parte su queste premesse la stagione dei ribassi che inizia sabato 4 luglio e prosegue per sessanta giorni fino al primo settembre. Secondo Federmodamilano la spesa media a persona si aggira sui 150 euro, con un piccolo aumento nelle attese rispetto a un anno fa, intorno all’1%. Il volume di affare previsto è di 444 milioni di euro.
La regione Lombardia, come sempre, ricorda anche che ci sono regole ben precise: i commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso (è invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso) – dice il Pirellone, e poi: l’operatore commerciale ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che, anche graficamente, non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita; non può inoltre indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto.
I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli). Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare.