Unione europea, le quattro priorità della Cisl per lavoro, partecipazione e dialogo sociale

Mirco Scaccabarozzi, segretario generale Cisl Monza Brianza Lecco, riprende il manifesto programmatico per le priorità dell’Unione Europea.
Mirco Scaccabarozzi
Mirco Scaccabarozzi Annamaria Colombo

A pochi giorni dal voto europeo interviene Mirco Scaccabarozzi, segretario generale Cisl Monza Brianza Lecco. Riprendendo il manifesto programmatico del sindacato “Insieme per un’Europa nuova”, Scaccabarozzi chiede all’Unione Europea di impegnarsinella salvaguardia e nella maggiore promozione della dignità della persona e del lavoro di qualità” per combattere “le disuguaglianze e le marginalità sociali” e per rispondere “a un disegno inclusivo centrato in particolare su donne e giovani”.

Parlamento europeo, le quattro priorità della Cisl elencate dal segretario generale MB Mirco Scaccabarozzi

Quattro le priorità evidenziate da Scaccabarozzi in rappresentanza della Cisl: una governance che coinvolga sindacati e imprese; il rafforzamento della dimensione sociale che veda il mercato del lavoro come un luogo di crescita della persona; l’equità nel mercato interno; la riforma dell’architettura degli organismi decisionali europei. Il segretario ricorda che oggi, “a fronte di grandi transizioni epocali, dal green al digitale”, è necessario che le autorità europee abbiano come pilastri il dialogo sociale, la contrattazione e la partecipazione e che le persone vengano protette nelle transizioni.

Parlamento europeo, Cisl: “Competitività sostenibile”

In questo senso – osserva – un ruolo più ampio spetterà alla Confederazione europea dei sindacati”. Scaccabarozzi si focalizza anche sul “miglioramento dei livelli salariali, delle condizioni di lavoro e delle protezioni sociali” chiedendo “il rilancio dei Comitati aziendali europei nelle imprese multinazionali per ridurre fenomeni di dumping e di delocalizzazioni e promuovere strumenti di gestione sostenibile d’impresa e una responsabilità solidale nell’intera filiera produttiva”.

Occorre, inoltre, per il segretario cislino, garantire “la competitività sostenibile in tutti i settori” e promuovere “politiche comuni a partire da quelle industriali e di ricerca e sviluppo”. Necessario anche “assicurare l’inclusione di clausole sociali negli accordi commerciali per salvaguardare i diritti contrattuali dei lavoratori lungo tutte le catene di fornitura”. Non manca un affondo sul sistema di tassazione per chiedere una modalità “armonizzata che eviti fenomeni di concorrenza al ribasso oltre che la valorizzazione del risparmio mediante strumenti di investimento nell’economia reale contrastando fenomeni di finanza speculativa”.

Parlamento europeo, Cisl: “Politica estera comune”

E, a proposito, degli organismi europei, Scaccabarozzi auspica un “rafforzamento politico e una maggiore legittimazione della Commissione, oltre a un ruolo più ampio del Parlamento” ritenendo che “vada superata la regola delle decisioni all’unanimità nel Consiglio per dare vita a una autentica Costituzione europea”.
Basta con le logiche spartitorie e gli interessi di parte su questioni fondamentali quali le politiche fiscali, migratorie, estere e di difesa – conclude – Ci preme soprattutto che l’Unione adotti una politica estera comune e che ci sia una gestione dei flussi migratori e di asilo improntata alla solidarietà”.