Un’attività produttiva ben radicata sul territorio, che guarda al futuro con ottimismo, nonostante le difficoltà del momento, e continua ad investire, garantendo un’occupazione a trentacinque dipendenti. È la fotografia della Maco, azienda con sede in via Macallè a Seregno, che produce ferramenta ed accessori per i mobili, che giovedì 25 settembre ha festeggiato il settantesimo della sua fondazione, avvenuta nel 1955 per merito di Carlo Mauri e Virginio Confalonieri, entrambi seregnesi, amici di lunga data che hanno deciso di porre le basi di un percorso professionale comune. I due hanno poi passato il testimone ai figli Angelo Mauri e Roberto Confalonieri, entrati in azienda nel 1983, che oggi sono stabilmente affiancati anche dalla terza generazione delle famiglie.
Maco: anche il governatore Fontana tra gli ospiti

Il momento celebrativo, caratterizzato da un buffet e da un clima di serenità, ha registrato la partecipazione di circa duecento invitati, tra i quali il governatore della Lombardia Attilio Fontana, il consigliere regionale Alessandro Corbetta, il sindaco Alberto Rossi, il suo vice William Viganò e l’assessore alle Attività produttive Elena Galbiati. Fontana, accolto da Giacinto Mariani, ex primo cittadino, cognato di Angelo Mauri, si è intrattenuto con i titolari e si è prestato per gli scatti delle foto ricordo, tradizionali in queste circostanze, che andranno ad arricchire un album di vita già di per sé ricco. «Festeggiamo con gioia i 70 anni di attività -hanno spiegato Angelo Mauri, che gestisce l’amministrazione e la parte commerciale, e Roberto Confalonieri, che si occupa degli aspetti tecnici e produttivi-, un lungo percorso che ci ha uniti e ci spinge verso nuove possibilità, consapevoli che solo chi sa guardare al passato con occhi ben aperti può costruire un futuro lungo e prosperoso».
Maco: una storia costellata di step di successo

La Maco, nome che deriva dalle sillabe iniziali dei cognomi delle famiglie che conducono l’attività, nel tempo ha lavorato prima in un capannone di circa 2mila metri quadrati, su un’area di 6mila 500 metri quadrati, in via Montello, dove ha finalizzato quell’allargamento del mercato al di fuori dei confini nazionali, in particolare in Francia e Spagna, diventato realtà negli anni settanta. Nel 2005, quindi, l’azienda si è trasferita in via Macallè, al civico 142, in un edificio di 6mila metri quadrati, all’interno di un perimetro di 10mila metri quadrati. Qui nel 2010 è stato tra l’altro perfezionato il primo cricchetto a scatto da incasso, mentre nel 2022, all’indomani del periodo pandemico, sono stati installati cinquecento pannelli fotovoltaici, per la produzione ed il consumo di energia elettrica. Un passo che testimonia una freschezza di idee e quella volontà di strutturarsi sempre più, per farsi trovare pronti alle sfide del domani.