Uno sciopero di quattro ore con presidio contro l’annunciata chiusura dello stabilimento di Renate di Assa Abloy e licenziamento dei 38 dipendenti della ex Valli. È in programma lunedì 14 ottobre a partire dalle 13 davanti ai cancelli in via Concordia.
Renate, chiusura della ex Valli: i lavoratori scrivono anche al’azienda e alla Regione
È una delle iniziative decise nel corso delle assemblee dalle lavoratrici e dai lavoratori insieme alle organizzazioni sindacali. Previsti anche l’invio di una lettera all’azienda, con la richiesta “di riattivazione piena delle attività aziendali e dell’accettazione degli ordinativi che Assa Abloy ha scelto di respingere”, e la richiesta di apertura di un tavolo istituzionale all’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia per provare a individura “ogni percorso utile per la tutela dell’occupazione e la continuità produttiva dell’azienda”.
Renate, chiusura della ex Valli: “Non perdere le competenze dei lavoratori”
“Non possiamo permettere che le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori di questa storica eccellenza brianzola vengano disperse e che si perdano 38 posti di lavoro nel nostro territorio. La multinazionale svedese Assa Abloy deve esercitare la propria responsabilità sociale riattivando tutte le attività e mettersi a disposizione delle Istituzioni, affinché vengano attivate tutte le possibili misure per la tutela occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori e della continuità del patrimonio produttivo del nostro territorio”, fanno sapere Marco Cazzaniga, Maurizio Ferrari, Maria Ciociola per Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil.