Quasi cinquecento imprese in più La ripartenza del made in Brianza

Sono quasi 72mila le imprese iscritti al sistema camerale e il tasso di crescita fa registrare un saldo superiore a quello nazionale che fa sperare nella ripartenza del made in Brianza. Sono 124 le imprese dichiarate fallite.
Nei primi sei mesi del 2013 si contano 482 attività in più rispetto all’inizio dell’anno
Nei primi sei mesi del 2013 si contano 482 attività in più rispetto all’inizio dell’anno

Aumentano le imprese del made in Brianza e le iscritte al sistema camerale vede ormai quota 72mila. Sono infatti 71.681 le attività esistenti in provincia di Monza e Brianza al secondo trimestre del 2013 che è stato chiuso con un saldo attivo – +482 – rispetto allo stesso periodo del 2012. Lo ha reso noto Infocamere che rileva anche un tasso di crescita dello 0,66% rispetto allo 0,61% dell’anno precedente. In Italia il tasso dicrescita è dello 0,43%, in calo rispetto al 2012. Per questo Unioncamere parla di «sistema delle imprese che avanza, ma con il fiato corto». Le imprese artigiane brianzole registrate a fine giugno 2013 sfiorano le 23milae si attestano a 22.963, 82 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e segnando un tasso di crescita dello 0,36%, ben lontano dallo 0,86% precedente e altrettanto superiore al tasso di crescita nazionale che per l’artigianato è addirittura negativo, meno 0,01%. Le 19 procedure di concordato aperte nel corso del primo semestre dell’anno hanno fatto compiere un balzo rispetto al 2012, quando nello stesso periodo si erano verificati solo due casi. Sono invece 34 in più rispetto al 2012 i fallimenti nel primo semestre 2013. In provincia di Monza e Brianza sono state 124 le attività dichiarate fallite nei primi 180 giorni dell’anno. Un numero che pone la Brianza al decimo posto della classifica nazionale per numero di procedure guidata da Milano con 616 fallimenti. Un primato di cui tutti avrebbero fatto volentieri a meno.