E’ partito Motore Italia, il nuovo piano da 50 miliardi di Intesa Sanpaolo per aiutare le piccole e medie imprese italiane a superare le difficoltà causate della pandemia. Lo conferma Gianluigi Venturini, direttore regionale Milano e provincia (Monza compresa), preannunciando la tappa del roadshow territoriale che lunedì vedrà coinvolte pmi milanesi e della Brianza per spiegarne i contenuti.
Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione 50 miliardi di credito per il rilancio e lo sviluppo delle imprese. Quanto di questa cifra è destinata al territorio di Monza e Brianza e quali sono i criteri per accedere ai finanziamenti? Come verrà applicato il criterio della sostenibilità?
Con l’avvio di “Motore Italia” mettiamo a disposizione oltre 4 miliardi di nuovo credito a favore delle imprese di questo territorio con l’obiettivo di rilanciarle in progetti di sviluppo e crescita sostenibili. Una delle aree di intervento del Piano, infatti, riguarda proprio il percorso di accompagnamento alla transizione sostenibile delle imprese: in questa direzione vanno i nuovi S-Loan, che si affiancano al plafond per gli investimenti in Circular Economy per i quali abbiamo già erogato 200 milioni alle pmi di Milano e Monza.
Sostenere la ripresa significa anche dare respiro alle aziende fornendo loro il tempo per rilanciarsi e programmare il futuro. Come potrà incidere su questo l’allungamento dei finanziamenti e come verrà gestito questo strumento?
II supporto alla liquidità delle imprese è fondamentale per il rilancio così come sarà determinante allungare i tempi di restituzione del debito: questo è uno dei cinque pilastri su cui si basa il nostro nuovo intervento a favore del sistema produttivo. Estenderemo a 15 anni la durata dei finanziamenti grazie al Fondo Centrale di Garanzia e stiamo lavorando per poter portare la scadenza a 20 anni. Già nel corso del 2020 abbiamo messo a disposizione una ingente liquidità, erogando a favore di privati e imprese del territorio, compresi gli interventi per il Covid-19, circa 6 miliardi e, di questi, oltre 800 milioni di euro proprio nella provincia di Monza e Brianza, concedendo oltre 40.600 moratorie per un debito residuo di 5,9 miliardi in tutta l’area di Milano e Monza Brianza.
Dal vostro osservatorio, anche sulla base dei dati sull’andamento dei Distretti industriali, come sta reagendo la Brianza alla crisi e quali strumenti potranno essere utilizzati per rendere più solido il tessuto produttivo locale?
Ci aspettiamo un graduale ritorno alla normalità con una ripresa più stabile a partire dal terzo trimestre 2021, consapevoli che l’evolversi della situazione dipenderà anche dalla celerità della campagna vaccinale. In particolare, nell’area di Milano e Monza, sono ben posizionate le filiere del farmaco e del commercio di beni di prima necessità, meno colpite dalla crisi pandemica. In questo contesto continueremo a prestare il nostro sostegno facilitando l’accesso al credito anche delle realtà aziendali minori e dei loro fornitori attraverso il nostro Programma Sviluppo Filiere grazie al quale abbiamo coinvolto oltre 70 aziende capofiliera fra Milano e Monza Brianza con circa 1.500 fornitori e un giro d’affari di oltre 9 miliardi. Un buon recupero è atteso per trasporti e logistica, seguiti da elettronica e costruzioni, che beneficeranno della diffusione del digitale e dell’ecobonus. Quest’ultimo è anche una delle aree d’intervento di Motore Italia, che offre gli strumenti migliori per cogliere le opportunità legate alle incentivazioni previste e ottimizzare l’effetto leva per la riqualificazione del patrimonio immobiliare. In pochi mesi dalla creazione di una piattaforma dedicata abbiamo ricevuto da più di 160 imprese locali richieste di cessione del credito collegate a progetti di riqualificazione per oltre 120 milioni di euro, che salgono a oltre 150 milioni includendo anche privati e condomìni.
Il mese prossimo mese diventerà operativa la fusione tra Intesa Sanpaolo e Ubi banca, due istituti di credito che hanno una forte presenza sul territorio? Cosa accadrà in termini di numero di sportelli e di servizi?
II 12 aprile si completerà la migrazione dei clienti ex Ubi sulle nostre piattaforme. Sarà un passaggio accompagnato in ogni fase affinché il cliente si senta assistito e accolto in Intesa Sanpaolo: le linee di credito saranno mantenute e per i clienti interessati cambierà solamente l’Iban. I prodotti già attivati andranno a scadenza o, in alternativa, il cliente riceverà proposte migliorative che potrà decidere se accettare oppure no. Sarà il momento conclusivo di una operazione di allineamento tra le due reti, che abbiamo iniziato la scorsa estate, al termine dell’Opas su Ubi.