Nespresso fa bene all’ambiente, a Monza e Brianza recuperate 41 tonnellate di capsule

Si chiama "Da Chicco a Chicco" il programma avviato dal 2011 da Nespresso che fa bene all'ambiente
Il caffè fa bene alla memoria
Una tazzina di caffè archivio

Risultati in crescita per il programma “Da Chicco a Chicco” di Nespresso, che nel 2021 ha permesso di recuperare a Monza, grazie alla collaborazione con CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio) e Impresa Sangalli, oltre 41 tonnellate di capsule in alluminiosegnando una crescita del +73% – equivalente a oltre 17 tonnellate di capsule esauste – rispetto all’anno precedente. Un impegno nell’ambito del progetto di economia circolare per il recupero e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio sul territorio italiano del programma fondato nel 2011 da Nespresso in Italia.

Nespresso, in tutta Italia sono state 1.500 le tonnellate di capsule esauste recuperate

In tutta Italia recuperate oltre 1.500 tonnellate di capsule esauste in alluminio – segnando un +18% rispetto al 2020 -, 677 tonnellate di caffè esausto e 58 tonnellate di alluminio da rimettere in circolo. Nel primo trimestre del 2022 prime 472 tonnellate di capsule raccolte, +13% rispetto allo stesso periodo del 2021.  Nespresso ha messo al centro delle sue strategie un modello di business rispettoso del Pianeta, e che le ha consentito anche la recente certificazione come azienda B Corp. In Italia, questo si è tradotto anche con la modifica immediata dello statuto in Società Benefit, nonché nella continuità di azioni e impegno portati avanti grazie al programma “Nespresso per l’Italia”, per sostenere il patrimonio ambientale, sociale e culturale che rende speciale l’Italia, e di cui il progetto “Da Chicco a Chicco” fa parte. 

“Da Chicco a Chicco” di Nespresso: dal caffè esausto compost per le risaie

Nato nel 2011 grazie a una convenzione con CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio Italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” permette ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso e nelle isole ecologiche partner dell’iniziativa distribuite sul territorio nazionale, per un totale di oltre 140 punti di raccolta in 79 città italiane.  Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, le capsule esauste vengono inviate per la lavorazione ed il recupero presso un impianto dove l’alluminio viene separato dal caffè: l’alluminio è destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti come penne, biciclette, coltellini, mentre il caffè esausto  viene inviato presso un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost, che viene successivamente ceduto a una risaia in provincia di Novara.

Il riso di Nespresso al Banco Alimentare della Lombardia: donati 4.000 quintali

Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e infine donato a Banco Alimentare della Lombardia e a Banco Alimentare del Lazio, per trasformarsi in un aiuto per chi ne ha più bisogno. Finora, grazie a “Da Chicco a Chicco”, Nespresso è riuscita a donare oltre 4.000 quintali di riso equivalenti a oltre 4 milioni di piatti, che hanno permesso di supportare circa 300.000 persone e 1.600 strutture caritative ogni anno.

Nespresso, a Milano raccolte 220 tonnellate di capsule

A Milano lo scorso anno sono state recuperate 220 tonnellate di capsule esauste, +28% rispetto al 2020, per arrivare a Roma che, con 200 tonnellate, ha incrementato del +25% rispetto al 2020 le tonnellate di capsule recuperate. Ottimi risultati raggiunti anche a Piacenza, Parma e Reggio Emilia: 160 tonnellate, per un +18% rispetto all’anno precedente, seguite dal territorio di Como, Brescia e Bergamo, che con 112 tonnellate di capsule esauste raccolte segnano un +31% rispetto al 2020. Genova, con oltre 69 tonnellate, registra un +17% rispetto all’anno precedente, mentre Venezia incrementa le tonnellate di capsule esauste recuperate del 28%, con le 53 tonnellate raccolte nel 2021. Padova e Trieste insieme hanno raccolto nel 2021 46 tonnellate di capsule (+38%) e Monza quasi 42 tonnellate, +73% se paragonate alle 24 del 2020. Sono oltre 40, invece, le tonnellate recuperate a Varese (+9%) contro le quasi 39 di Treviso (+2%). Napoli e Palermo hanno registrato un ottimo incremento percentuale: se nel 2020 il capoluogo partenopeo è riuscito a riciclare poco più di una tonnellata di capsule esauste, nel 2021 la raccolta è cresciuta fino ad arrivare a quasi 6 tonnellate (+324%). Stesso trend per Palermo, dove le capsule recuperate sono state oltre 4, +139% rispetto ai 1.740 kg del 2020.