Monza, la Sol e l’impegno per l’energia: “La sostenibilità dev’essere sostenibile”

Il punto sull'impegno della società monzese nel mondo, dai Balcani all'India, passando dalla Grecia, per la transizione ecologica.
Un impianto eolico
Un impianto eolico berlionemore_contributor su Freepik

L’attenzione alla sostenibilità, qui, è importante da tempi non sospetti. In Italia e nel resto del mondo. Sol, costituita a Monza nel 1927, gruppo internazionale che produce e commercializza gas tecnici e medicinali, opera nel settore dell’assistenza domiciliare e nel campo delle biotecnologie.

Dal 2002, inoltre, è impegnata nella produzione di energia idroelettrica: gestisce 16 centrali idroelettriche dislocate in Albania, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord e Slovenia. L’insieme di questi impianti fornisce alla società di via Borgazzi il 12% del fabbisogno energetico annuo.  Il gruppo  dispone complessivamente di 100 siti. Si stima che, grazie a questa produzione di energia idroelettrica, nel 2022 si sia evitata l’immissione nell’atmosfera di 28.824 tonnellate di anidride carbonica. Ma lo sforzo per un mondo più “green”»” è a tutto campo.  Dal 2022, per esempio, gli impianti del gruppo in Grecia funzionano solo con energia verde certificata da garanzie di origine. 

Sol ed energia: l’eolico (e non solo) in India

Anche nelle operazioni effettuate nel 2022 in India il gruppo di via Borgazzi ha dato la massima importanza alla sostenibilità dei processi produttivi. La partnership strategica con il Gruppo Bhoruha ha permesso infatti l’acquisizione del 100% della società Green Asu Plant Private Limited e del 51% di Bhoruka Speciality Gases Private Limited. La prima assicura il funzionamento di tutti i propri impianti con energia rinnovabile autoprodotta dal proprio parco eolico. Sono previsti, inoltre, nuovi investimenti per l’installazione di pannelli fotovoltaici presso alcuni impianti di produzione del gruppo.

Sol ed energia: il punto è l’efficienza

Alessandro Frigerio, direttore produzione ed energia del Gruppo Sol
Alessandro Frigerio, direttore produzione ed energia del Gruppo Sol

«In pratica – spiega Alessandro Frigerio, 39 anni, laureato in ingegneria gestionale, direttore produzione ed energia del Gruppo Sol -, da 20 anni siamo sempre stati alla ricerca di possibilità di ottimizzazione e soddisfacimento delle nostre necessità tramite energia sostenibile. All’inizio degli anni Duemila è appunto iniziata la diversificazione del nostro gruppo, attraverso la realizzazione di centrali idroelettriche nei Balcani. Cerchiamo, ovviamente, le soluzioni più convenienti. La transizione ecologica, del resto, non è gratuita. Noi individuiamo il giusto equilibrio tra produzione e approvvigionamento green ed economicità delle soluzioni. La sostenibilità deve essere sostenibile. In caso contrario, la questione diventa problematica. Bisogna considerare entrambi i fronti. L’energia possiamo autoprodurla. Poi c’è la possibilità di fare accordi con terzi , che ci forniscono energia green, ovviamente certificata. Il tema che ci accompagna da sempre e per sempre è quello dell’efficienza. Più sono efficiente, meno consumo. C’è infatti un continuo focus sull’efficienza, raggiungibile attraverso la riduzione dei consumi, l’ottimizzazione dei processi e gli investimenti che continuamente e incessantemente facciamo sui nostri impianti. Interveniamo soprattutto su motori elettrici e compressori, che sono i nostri principali elementi di consumo energetico».