Micron, mercoledì incontro a Roma Un presidio davanti al Ministero

Un centinaio di lavoratori della Micron di Agrate e Vimercate si preparano a manifestare mercoledì a Roma contro i licenziamenti, insieme ai colleghi della sede di Arzano (Na). In occasione dell’incontro con l’azienda, in programma per le 11 al ministero dello Sviluppo economico.
I lavoratori della Micron in corteo
I lavoratori della Micron in corteo

Un centinaio di lavoratori della Micron di Agrate e Vimercate si preparano a manifestare mercoledì a Roma contro i licenziamenti, insieme ai colleghi della sede di Arzano (Na). In occasione dell’incontro con l’azienda, in programma per le 11 al ministero dello Sviluppo economico, Fim, Fiom e Uilm hanno dichiarato 8 ore di sciopero e organizzato il presidio davanti al Mise, contro i 419 licenziamenti e per la difesa del settore.

Durante l’incontro, i sindacati chiederanno il coinvolgimento ufficiale della StMicroelectronics nella vertenza, l’azienda da cui ha avuto origine la Micron dopo lo scorporo del ramo delle memorie e la creazione di Numonyx. La Stm, sostengono i sindacati, deve essere chiamata in causa ed assumersi le proprie responsabilità rispetto a quanto sta succedendo.

Oltre al presidio davanti al Mise, che vedrà confluire circa duecento lavoratori, in occasione dello sciopero si terrà un’iniziativa anche a Catania, dove domani sarà in visita il presidente della Repubblica Napolitano, al quale i lavoratori della Micron consegneranno una lettera che chiede un reale intervento sull’azienda.

Un’altra giornata di mobilitazione è stata programmata per il 7 marzo: in occasione del tavolo sulla microelettronica che si svolgerà presso il Mise a Roma la mattina, i sindacati hanno proclamato 8 ore di sciopero, a livello nazionale, delle lavoratrici e dei lavoratori della Micron e della Stm per chiedere al nuovo governo una vera politica industriale per il settore, contro i licenziamenti, contro la privatizzazione della Stm per fare cassa, per una nuova stagione di investimenti in ricerca e sviluppo che faccia tornare la microelettronica italiana leader nel mondo. In concomitanza con lo sciopero si svolgeranno iniziative territoriali che avranno l’obiettivo di far luce sulle problematiche di un pezzo importantissimo dell’industria italiana, anche coinvolgendo il mondo universitario.