Lissone, Brugola e la Brianza tengono banco su Rai2: «Cuore pulsante dell’economia»

Jody Brugola, il presidente Oeb di Lissone, ospite su Rai 2. Intervistato nel programma “Virus” ha parlato di economia, della sua azienda e di Brianza: «È cuore dell’economia italiana, come noi non lavora nessuno»
Lissone: Jody Brugola ospite a Virus Rai 2
Lissone: Jody Brugola ospite a Virus Rai 2 Elisabetta Pioltelli

Jody Brugola, imprenditore, terza generazione al vertice dell’azienda di famiglia famosa in tutto il mondo per aver brevettato la nota vite, è stato il protagonista dell’intervista di “Virus- il contagio delle idee” andato in onda giovedì sera su Rai 2. A tu per tu col conduttore Nicola Porro, Brugola ha parlato di economia e Brianza, ma soprattutto della sua azienda: «Siamo leader mondiali delle viti critiche, che produciamo a Lissone e, dal luglio 2015, anche a Detroit. Una vite è una vite, certo, ma deve immaginare quanto lavoro c’è dietro la produzione: l’acciaio deve essere il migliore, deve essere prodotta, stampata, deve passare attraverso dei forni, viene rullata, selezionata due volte prima di uscire. I nostri sono prodotti a difetto zero – dice – vendiamo al 100% all’estero».
Niente Fiat, chiede Porro? «Abbiamo smesso sei anni fa, non era la Fiat di oggi: magari ci reincontreremo negli Stati Uniti, chissà…».

L’intervista attraversa tre generazioni, per arrivare alla novità, ampiamente raccontata anche dal Cittadino, del nuovo stabilimento in Michigan: «Non lascio a casa le persone, anzi m’impegno a portare a casa clienti in più: BMW, Mercedes e Nissan. Oggi fatturiamo 130milioni di euro e abbiamo fatto 60 assunzioni negli ultimi 2 anni».

Jody (Egidio jr), 36enne, figlio di Giannantonio scomparso all’inizio del 2015, ha tessuto le lodi del genitore: «Poteva sembrare burbero, ma aveva un grande cuore: mio padre parlava 5 lingue, non avrebbe voluto essere definito “brianzolo”, ma la Brianza è una regione straordinaria, la seconda più ricca dopo la Baviera. Perché qui si lavora, dalla mattina alle 8 di sera: chi fa una cosa rimane finché non ha finito. La Brianza è il cuore pulsante dell’ economia italiana».
Differenza tra dipendenti italiani e americani? «Se avessi una squadra di 20-30 brianzoli lì fissi, senza nulla togliere agli americani, dormirei ancora più tranquillo: il brianzolo ha metodo di lavoro e capacità incredibili».

Stuzzicato dal conduttore, Brugola conferma la volontà di non esternalizzare: «Come mio padre penso che soprattutto chi fa export possa lavorare in Italia. Coi sindacati il rapporto è tranquillo perché le cose vanno bene. Magari ogni tanto sentirsi dire “bravo” farebbe piacere… ».
Non teme la concorrenza cinese: «I cinesi hanno localizzato il 95% del motore, il 5% non ancora localizzato sono le viti: non è così facile come sembra farle bene…» spiega. Scherzando poi sulla terza generazione, la sua: «Dicono sia quella che distrugge: speriamo invece di raddoppiare».

Nel finale in regalo al conduttore un portachiavi con le due invenzioni del nonno, il filetto a torciglione e la chiave polidrive: «Da quando è morto mio padre il mio rapporto in azienda è cambiato: prima lo facevo anche per soldi, oggi no. Se non si ama l’azienda dalla mattina alla sera, non ha senso fare l’imprenditore»