Lavoro e famiglia, formazione, previdenza: Intesa Sanpaolo e sindacati firmano un accordo di secondo livello

Durerà fino alla fine del 2025, conclusa anche l’armonizzazione dei trattamenti dei dipendenti ex Gruppo Ubi, ora confluito nell’istituto di credito
Paola Angeletti
Paola Angeletti Paolo Rossetti

Accordo tra Intesa Sanpaolo e le organizzazioni sindacali per il Contratto di secondo livello del Gruppo. Un patto che va nella direzione della valorizzazione e dell’ampliamento degli strumenti di welfare per le 80 mila persone di Intesa Sanpaolo e delle loro famiglie.

Gli accordi riguardano, in particolare, i percorsi di sviluppo professionale, la conciliazione dei tempi di lavoro e di famiglia, l’inclusione, la formazione, la previdenza complementare. Il contratto di secondo livello – rinnovato con l’accordo del 3 agosto 2018 e modificato anche in occasione dell’integrazione del Gruppo UBI – scadeva il 31 dicembre 2021. Durerà da gennaio alla fine del 2025.

Conclusa l’armonizzazione dei trattamenti, sia dal punto di vista normativo che da quello economico, per il personale ex Gruppo UBI.

«Gli importanti accordi sottoscritti tra Intesa Sanpaolo e le organizzazioni sindacali offrono un quadro normativo avanzato entro il quale giocano un ruolo fondamentale aspetti come la conciliazione, la formazione, i percorsi di sviluppo professionale -dice Paola Angeletti, Chief Operating Officer Intesa Sanpaolo- Ringrazio le Organizzazioni sindacali nazionali e di Gruppo per le ottime relazioni e il dialogo sempre costruttivo: anche in questa occasione sono state trovate soluzioni valide e condivise che porteranno ad un maggiore benessere per le colleghe e i colleghi di Intesa Sanpaolo e a un ulteriore miglioramento dell’efficacia della macchina organizzativa».

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