Da un accordo all’altro. Dopo la Candy e il rischio di esuberi scongiurato, ecco l’intesa sul contratto di secondo livello di St Microelectronics. Le parti l’hanno raggiunta nella sede monzese di Assolombarda dove sono confluite le rappresentanze sindacali degli stabilimenti italiani del gruppo, partendo da Agrate Brianza per arrivare a Catania, Settimo Milanese, Arzano, Aosta, Palermo, Lecce. L’accordo, che rinnova le norme interne e quelle relative alla corresponsione del premio di risultato, riguarda infatti 10mila dipendenti sparsi in tutto il Paese.
Le principali novità riguardano il premio di risultato (che prevede la redistribuzione, a regime, di 3mila euro l’anno per ogni dipendente) ma anche la conciliazione della vita familiare con i tempi del lavoro, oltre che il miglioramento del piano di assistenza sanitaria integrativa. Sull’ipotesi di accordo adesso dovranno pronunciarsi i lavoratori dell’azienda, che saranno chiamati a confermare o meno quanto pattuito tra sindacato e Stm a questo proposito. Si terranno delle assemblee in cui verranno spiegati i dettagli dell’intesa per chiedere poi i dipendenti una valutazione con il loro voto.
«Abbiamo raggiunto un’intesa importante, dopo anni di blocco della contrattazione nel colosso italiano francese – spiega Angela Mondellini, segretaria generale della Fiom Cgil Monza Brianza – La redistribuzione della ricchezza era uno dei nostri obiettivi principali. Pensiamo di aver raggiunto un ottimo punto di equilibrio».