La ricetta Aeb: più valore alla Brianza e un’attenzione elevata al sociale

Le multiutility brianzole guardano al futuro e la seregnese Aeb non fa eccezione: l'intervista alla presidente Loredana Bracchitta.
LOREDANA BRACCHITTA PRESIDENTE GRUPPO AEB SEREGNO

Se le multiutility brianzole guardano al futuro, la seregnese Aeb non fa eccezione. Presidente, dal 2019, è Loredana Bracchitta. A lei abbiamo chiesto di tracciare un bilancio di questi anni. E il quadro che dipinge è «estremamente positivo. Non solo per i risultati, ma anche per il cambiamento che la società ha avuto. Non che in passato le cose andassero male, anzi: quando arrivai il gruppo era assolutamente sano. Tuttavia, aveva difficoltà a mettere a terra importanti quantità di investimenti. Aeb all’epoca era una realtà ricca ma immobile, anche nella struttura organizzativa. Poi le cose sono cambiate. Aeb si è poi dimostrata assolutamente resiliente nel periodo del Covid e della ripresa post pandemica, per diversi fattori, tra cui l’appartenenza al Gruppo A2a»

Aeb, l’intervista a Loredana Bracchitta: i temi della fusione e il “caro bollette”

LOREDANA BRACCHITTA PRESIDENTE GRUPPO AEB SEREGNO

A proposito di A2a, cosa risponde a chi ha espresso perplessità sulla fusione?
«Premetto che questa risposta non spetta a me, ma ai soci: il nostro compito, come Cda, è quello di garantire un futuro tranquillo al gruppo. Ritengo tuttavia che nei periodi di cambiamento ci sia spesso diffidenza. Nel caso del matrimonio con A2a il timore era che questa società potesse allontanarsi dal territorio. Così non è stato. Inoltre, abbiamo anche acquisito rilievo nazionale. Un esempio è il progetto Santo Stefano, che ci porta a entrare con un ruolo di primo piano tra gli operatori nazionali del fotovoltaico, con un investimento di oltre 70 milioni di euro in Friuli in cui verrà realizzato un impianto da 59,1 Mwp. Ciò detto noi continuiamo a dare valore alla Brianza, basti pensare agli investimenti in illuminazione pubblica e nella cogenerazione. Per quanto riguarda il valore indiretto, io ho voluto fortemente il progetto del fondo povertà con Fondazione Cariplo, al quale compartecipiamo con BrianzAcque e Acinque, investendo in progetti sulla povertà economica, educativa e digitale».

Questi ultimi due anni sono stati segnati anche dal “caro bollette”…
«Certamente sono stati segnati da tensioni senza precedenti sui prezzi dei vettori energetici. Anche noi come tutti ne abbiamo sofferto, ma siamo riusciti ad assicurare ai nostri clienti le migliori condizioni possibili in un contesto così difficile: questo proprio grazie all’ingresso di AEB nel processo di approvvigionamento di gas EE gestito dal Gruppo A2A, che ci ha consentito di mitigare i rilevanti rischi che una situazione di mercato come quella appena trascorsa recava con se e che molti altri operatori hanno invece sofferto in maniera molto rilevante. Abbiamo inoltre ampliato gli orari di apertura dei punti Gelsia e concesso, a richiesta, grosse rateizzazioni, sia ad aziende che a privati. Ci stiamo ora attivando con il Banco dell’energia: eroghiamo fondi che vengono poi riversati sul territorio a favore di chi fatica a pagare e non si tratta solo di nostri utenti. Con i tre Ato territoriali andremo a individuare associazioni che potranno segnalarci le situazioni di fragilità. Banco dell’energia, però, ha anche dei formatori che poi a loro volta formano i volontari delle associazioni, per spiegare alle famiglie come risparmiare. Si tratta di una vera e propria “educazione energetica”».

La situazione dei prezzi si potrà normalizzare?
«La situazione pare in via di normalizzazione, anche se permangono sui mercati elementi di preoccupazione legati al contesto. Il tema dell’energia è complesso: è fondamentale per il Paese diversificare le fonti di approvvigionamento ed investire sulle rinnovabili. Da parte nostra stiamo investendo in modo convinto e determinato sulle rinnovabili e siamo aperti a promuovere progetti di rilevanza sovra-comunale che riguardano il teleriscaldamento, le rinnovabili e l’energia pulita. C’è la necessità di mettere insieme la politica, indipendentemente dagli orientamenti, e le aziende del territorio. Aeb ci sta lavorando e si sta spendendo per questo».

Aeb, l’intervista a Loredana Bracchitta: l’analisi del bilancio

Veniamo ai numeri, cosa ci raccontano?
«Quelli più importanti sono sicuramente i dividendi che noi distribuiamo ai nostri comuni soci: nel 2019 furono 4,6 milioni di euro, nel 2022 sono stati 11,5 milioni, cioè quasi triplicati. Questo è dovuto a diversi fattori. Al tempo dell’aggregazione, A2a ci aveva messo a disposizione una serie di asset. Noi ritenemmo che A2a Illuminazione Pubblica ci avrebbe dato grande redditività e non sbagliavamo: nel 2022 questa società, controllata al 100% da AEB, ci ha fornito ben 12 milioni di dividendi. Seregno, tramite Aeb, gestisce, con questa realtà, l’illuminazione pubblica di Milano, Brescia e altre importanti città, arrivando addirittura fino a Messina. Un’eccellenza ora tutta brianzola».