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La crisi K-Flex: Matteo Salvini al presidio di Roncello

VIDEO - Matteo Salvini giovedì 9 marzo ha fatto visita a Roncello al presidio davanti alla K-Flex: «Abbiamo presentato alla Camera e al Senato una proposta di legge che impedisca a chi prende denaro pubblico di licenziare in Italia e assumere all’estero». Venerdì incontro in regione tra Roberto Maroni e Carlo Spinelli.
La crisi K-Flex: Matteo Salvini al presidio di Roncello giovedì 9 marzo
La crisi K-Flex: Matteo Salvini al presidio di Roncello giovedì 9 marzo Signorini Federica

Accerchiato dai lavoratori al suo arrivo, è stato applaudito e ha ricevuto anche gli auguri di compleanno. Matteo Salvini giovedì 9 marzo ha fatto visita a Roncello al presidio davanti alla K-Flex: una mobilitazione permanente attiva ormai da più di un mese, da quando l’azienda ha annunciato 187 licenziamenti. Ha portato prima di tutto la notizia che venerdì 10 marzo è in programma al Pirellone l’incontro tra la proprietà nella persona di Carlo Spinelli col presidente della Regione, Roberto Maroni.

«Speriamo – ha detto il leader della Lega nord parlando a lavoratori e giornalisti – Non faccio promesse a vanvera: useremo tutti i mezzi che abbiamo a disposizione per ottenere un risultato concreto. Abbiamo presentato alla Camera e al Senato una proposta di legge che impedisca a chi prende denaro pubblico di licenziare in Italia e assumere all’estero. E poi porteremo questa proposta anche a Bruxelles».


Salvini ha trascorso qualche ora con i lavoratori, fermandosi con loro per il pranzo. Cui ha contribuito portando sei mozzarelle da Caserta.

“Con senso di responsabilità e per spirito di collaborazione con le Istituzioni, abbiamo accolto l’invito del Presidente Maroni che ringraziamo per l’interessamento” ha dichiarato Amedeo Spinelli, presidente di K-FLEX, a proposito dell’incontro in Regione.

Mercoledì sera una delegazione dei lavoratori ha incontrato l’arcivescovo Angelo Scola al teatro San Luigi di Concorezzo in occasione della tappa conclusiva di due anni di visite pastorali nella diocesi. Gli hanno consegnato una lettera indirizzata a Papa Francesco.

K-Flex intanto conferma la decisione di rimanere in Italia con un’unità di ricerca e sviluppo insieme al mantenimento di attività logistico/distributive e a varie funzioni di marketing e vendita che occuperanno oltre 60 lavoratori.

«Ci stanno accusando di fare quelli che ‘prendono i soldi e scappano’ – continua Amedeo Spinelli – Noi non scappiamo e rimaniamo in Italia ma siamo una azienda che opera in una economia globale e dobbiamo salvaguardare la competitività di una azienda che dà lavoro a oltre 2000 famiglie nel mondo. Dal 1989 investiamo in Italia ed è dal 1993 che investiamo anche all’estero».