Sciopero e presidio, oggi, mercoledì 28, davanti alla Icar di via Isonzo, a Monza. Il lavoratori hanno sospeso l’attività dopo la comunicazione da parte dell’azienda che lo stipendio di luglio non sarà pagato a fronte della richiesta di continuare a lavorare.
La situazione dell’azienda che produce apparati elettrici di alta potenza, 170 dipendenti tra lo stabilimento monzese e quello di Villa d’Adda, in liquidazione, è precipitata dopo l’istanza di fallimento presentata in tribunale. Attualmente l’azienda ha lavoro per un anno, per metà dei lavoratori.
“Le assemblee odierne tra i lavoratori -spiega un comunicato di Cgil, Cisl e Rsu Icar – hanno espresso profonda preoccupazione per l’attuale situazione aziendale. Restiamo in attesa delle decisioni del Tribunale competente in merito all’istanza di fallimento con richiesta di esercizio provvisorio. Nell’attesa di tali decisioni abbiamo più volte ribadito all’azienda che l’organizzazione del lavoro deve tener conto delle difficoltà e dell’incertezza che i lavoratori stanno vivendo, soprattutto in questo mese di luglio, anche utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione, come l’ammortizzatore sociale, in maniera congrua. Abbiamo inoltre chiesto all’azienda di comunicare chiaramente e puntualmente a tutta la forza lavoro l’attuale contesto aziendale, ma senza aver avuto un riscontro”.
Da domani l’attività produttiva è sospesa, tranne per la messa in sicurezza di alcuni macchinari, attività che richiederà la presenza di qualche addetto per due-giorni.