I lavoratori Bames e Sem a Monza chiedono giustizia al tribunale

Il presidio dei lavoratori delle due aziende di Vimercate nel centro di Monza. Anche un fumogeni nel cuore della città. Nel mirino la gestione Bartolini: la Procura della Repubblica ha aperto una inchiesta con nove indagati.
Il presidio dei lavoratori Bames Sem
Il presidio dei lavoratori Bames Sem Fabrizio Radaelli

«Centinaia di famiglie messe in ginocchio da Bartolini chiedono giustizia». È uno dei cartelli che campeggiava martedì 4 marzo davanti al Tribunale di Monza tra i lavoratori di Bames e Sem di Vimercate presenti in forze – anche con fumogeni – per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione che stanno vivendo. Il presidio organizzato nel corso della mattinata nel centro di Monza ha fatto seguito alla clamorosa inchiesta della Procura della Repubblica di Monza che ha ipotizzato il reato di bancarotta fraudolenta sui fallimenti proprio di Bames e Sem, axiende che avrebbero dovuto segnare la rinascita del sito industriale dopo Ibm e Celestica. Nove gli indagati raggiunti da altrettanti avvisi di garanzia. L’attenzione degli inquirenti si è concentrata su due finanziamenti accesi nel 2006 con Unicredit e Bnl di circa 85 milioni complessivi; poco meno di 80 nel primo caso, e di 7,5 nel secondo. Attualmente i 291 dipendenti di Bames e i 95 di Sem sono in cassa integrazione straordinaria.