Desio – Operai della Rieter in presidio da questa mattina all’alba, davanti ai cancelli di via Agnesi. I dipendenti protestano contro gli esuberi comunicati dalla multinazionale svizzera, specializzata nella produzione di automotive, sistemi per la riduzione del rumore all’interno degli abitacoli delle auto. L’azienda ha infatti annunciato 300 esuberi negli stabilimenti italiani, di cui 85 nella sede di Desio, che conta 216 dipendenti.
“Noi non accettiamo questa situazione” dice Salvatore Trobia, delegato delle Rsu. Al picchetto, all’esterno della fabbrica, sono presenti a turno una trentina di operai. La loro intenzione è quella di rimanere in presidio fino a mezzanotte. Sui cancelli le bandiere delle Rsu e della Fiom Cgil.
A qualche metro di distanza, i carabinieri tengono sotto controllo la situazione. La protesta si sta svolgendo senza particolari tensioni. L’idea del presidio è nata dopo la riunione tra le parti che si è tenuta qualche giorno fa a Roma, al ministero delle attività produttive.
In quell’occasione, i rappresentanti dell’azienda, colpita dalla crisi economica, hanno comunicato il piano degli esuberi. E i sindacati hanno abbandonato la riunione, in segno di protesta.
Il tavolo è stato riconvocato per il prossimo 9 novembre. “Ci aspettiamo un ridimensionamento dei tagli – dice Trobia – e un piano industriale di investimenti”. L’annuncio, per i lavoratori, è un ulteriore colpo ad una situazione già segnata dalla crisi. Tutti e 216 i dipendenti della sede desiana, infatti, sono in cassa integrazione dallo scorso gennaio.
“Lavoriamo al massimo 8 giorni al mese” spiegano gli operai. La cassa, secondo gli accordi, durerà fino al prossimo mese di gennaio. Il rischio è che venga prorogata. “Non sappiamo nulla del nostro futuro” dicono preoccupati gli operai.