Debutta la MotoE: il Motomondiale elettrico parla brianzolo con le centraline Dell’Orto

SCOPRI Calendario e piloti - Venerdì 5 luglio in Germania, prende il via la prima edizione del Mondiale di MotoE. Dove “E” sta per elettrico.Saranno Made in Brianza le centraline delle nuove moto: Dell’Orto è fornitore unico del campionato.
MotoE: Andrea Dell'Orto e Pau Serracanta di Dorna
MotoE: Andrea Dell’Orto e Pau Serracanta di Dorna

Venerdì 5 luglio, sul circuito del Sachsenring in Germania, prende il via la prima edizione del Mondiale di MotoE. Dove “E” sta per elettrico. Un campionato che vedrà l’Italia in prima fila, visto che ci saranno tre grossi player del settore sulla linea di partenza: Enel (sponsor principale), Energica Motor company spa (il primo costruttore di moto elettriche supersportive Made in Italy con base a Modena) e la Dell’Orto, nata a Seregno . La storica azienda brianzola ha stretto un importante accordo con Dorna per diventare “Data acquisition partner” del campionato.

«Si tratta di una naturale evoluzione della nostra strategia – spiega Andrea Dell’Orto la cui azienda di famiglia è da cinque anni fornitore unico fino al 2020 della centralina della Moto3, oltre che fornitore tecnico della squadra Aprilia Racing in MotoGp e nel Mondiale Superbike – Dai carburatori siamo passati anche alle centraline elettroniche. La parte racing della nostra azienda è fondamentale per la produzione in serie. E nel settore elettronico siamo particolarmente cresciuti visto che oltre alla raccolta dei dati abbiamo efficacemente sviluppato anche la fase di analisi».

In particolare saranno Made in Brianza le centraline delle nuove moto: Dell’Orto è fornitore unico del campionato che, come detto, parlerà italiano e che ha rischiato seriamente di non partire per via dell’incidente avvenuto a marzo sulla pista di Jerez dove, a causa di un furioso incendio, sono andate distrutte in poche ore tutte le 18 nuovissime moto elettriche che si stavano mettendo a punto in vista del Mondiale.

Dell’Orto ha sviluppato il sistema di acquisizione dati per la MotoE. Il software di visualizzazione dei dati è il DoData: il trasferimento dei dati dal Data Logger avviene quando la moto rientra ai box, mentre la trasmissione in tempo reale è proibita dal regolamento Dorna.
In particolare: l’Imu (Inertial Measurement Unit) misura l’accelerazione longitudinale e gli angoli di inclinazione della moto; il Tyre Pressure Monitoring System (TPMS) registra i dati di pressione e temperatura degli pneumatici della moto; ci sono sensori analogici di pressione per il freno anteriore e per quello posteriore; la forcella anteriore e il monoammortizzatore posteriore sono dotati di sensori analogici che ne misurano l’escursione.

«Le tappe della nuova competizione saranno 5 e, a differenza della Formula E, si correrà nello stesso giorno e sulla stessa pista con la MotoGp. Questa mi sembra una scelta sensata da parte di Dorna, brava a far partire questo mondiale e a lanciarla nella giusta cornice di pubblico. Sono molto curioso di vedere quale sarà l’impatto sugli spettatori presenti».

Il nuovo campionato rischia di oscurare o addirittura soppiantare i bolidi della MotoGp? Difficile dirlo a priori e anche Dell’Orto predica prudenza: «Quello di cui sono sicuro è che la MotoE crescerà e di molto. Ma da qui a dire che soppianterà la Moto Gp ce ne corre, è difficile. La passione per la moto rimarrà sempre. Sono convinto che la MotoGp continuerà perché è un qualcosa non legata solo al concetto di mobilità sostenibile. È passione. Non ci sarà competizione tra le due manifestazioni, sono anzi quasi complementari».

E a livello di mercato, come impatterà questo nuovo mondiale? Dell’Orto ha una visione chiara: «La moto elettrica si diffonderà sul basso di gamma, sarà protagonista della mobilità cittadina. Già oggi abbiamo esempi come gli scooter elettrici, le e-bike, i monopattini elettrici sempre più protagonisti nelle città sempre più chiuse alle auto. Sull’alto di gamma penso che arriverà qualche moto ma sarà un mercato di nicchia».