Confimi, l’assicurazione del credito come spinta per ripartire

Confimi Monza Brianza (oltre 200 aziende socie, tutte del manifatturiero) punta sull’assicurazione del credito. Uno strumento a servizio delle pmi: «L’accordo tra banca, imprenditore e assicurazione offre maggiori garanzie».
Franco Goretti presidente Confimi industria Monza e Brianza
Franco Goretti presidente Confimi industria Monza e Brianza

Da anni si sente parlare di assicurazione del credito, ovvero del noto servizio svolto da compagnie assicurative specializzate che si basa sulla valutazione preventiva degli clienti dell’imprenditore, a cura dell’assicuratore. Confimi Monza Brianza (oltre 200 aziende socie, tutte del manifatturiero), nella persona del suo presidente Franco Goretti, ha voluto fornire, come lui stesso spiega, «uno strumento nuovo, innovativo e sostenibile del credito, che possa costituire la svolta e la marcia in più per consentire agli imprenditori di affacciarsi su un mercato che oggi, più di ieri, risulta incerto e in lenta ripresa».

Per fare questo Confimi ha lanciato per giugno una campagna «perché questa nuova forma di aiuto alle imprese – precisa Goretti – aiuterà gli imprenditori in quella che pensiamo sarà la maggior difficoltà in autunno: la tenuta finanziaria». Si tratta di una triangolazione tra imprenditore, assicuratore e banca che Confimi Mb ha realizzato grazie a convenzioni sottoscritte in favore dei suoi associati, da un lato con Euler Hermes, nota compagnia di assicurazione del credito, dall’altro con il sistema bancario ed in particolare con CreVal e Bcc Barlassina.

Nello specifico si tratta di un accordo in virtù del quale l’imprenditore sottoscrive con Euler Hermes, a tariffe agevolate in quanto convenzionate, una polizza in virtù della quale l’assicurazione verifica in via preventiva la solvibilità dei clienti e fornisce la garanzia in caso di mancato pagamento; l’imprenditore ottiene dalla banca una linea di credito per i clienti assicurati da Euler Hermes, a costi più bassi rispetto al mercato, e in caso di mancato pagamento da parte del cliente, l’assicurazione rimborsa direttamente la banca. «Come Confimi – prosegue Goretti – abbiamo un dialogo aperto con le banche che oramai sono consapevoli che il tessuto brianzolo è fatto di piccole e solide realtà che necessitano di essere supportate dal sistema finanziario, per questo le abbiamo sensibilizzate all’esigenza di fornire linee di credito ai nostri associati; ma anche le banche sono imprenditori e per garantire loro dai crediti incagliati, abbiamo fornito una garanzia assicurativa: in caso di insolvenza del cliente dell’imprenditore, l’indennizzo dovuto dall’assicuratore va direttamente alla banca. In questo modo libero l’imprenditore dal peso psicologico di dover rimborsare la banca». Il ruolo di Confimi , “parte quarta”, come detto, «è quello di garantire ai propri soci un modo più agevole per dialogare con le banche e con l’assicuratore, con in più tariffe agevolate con Euler Hernes e tassi del costo del denaro praticati dalle banche estremamente contenuti e calmierati, tenuto conto che affrontano un rischio di insolvenza molto basso».

«Siamo convinti – conclude Goretti – che sempre più in futuro questo sarà il sistema di sicurezza necessario per l’economia manifatturiera, che fa il paio con la riduzione dei costi. Siamo consapevoli delle difficoltà ma non pessimisti: il manifatturiero ha una capacità di resistenza enorme anche se la ripresa e i consumi sono frenati dalla paura di licenziamenti».

In questo particolare momento economico stressato dalla pandemia e nei prossimi mesi in cui si manifesterà la ripresa economica, l’assicurazione del credito diventa fondamentale per le imprese, tutte le imprese, per recuperare e aumentare le proprie quote di mercato.

Confimi, l’assicurazione del credito come spinta per ripartire
Mario Cinque Euler Hermes

«L’assicurazione del credito è diventata, da semplice copertura dei rischi, una bussola per selezionare la clientela più affidabile e per far crescere le proprie vendite Italia o l’export, al sicuro dai mancati pagamenti», spiega Mario Cinque, agente generale per Milano, Monza e Brianza di Euler Hermes, la compagnia di assicurazione del credito del gruppo Allianz, 27 miliardi di euro di fatturato nel 2018, 55mila clienti nel mondo, 40 milioni di aziende monitorate nel suo database a livello mondiale.

«I nostri clienti hanno accesso in tempo reale al nostro database per verificare la bontà delle loro controparti sia preventivamente che nel monitoraggio del rischio e in base alle coperture ricevute definire le politiche di dilazione commerciale più appropriate».

L’azienda quindi, in base alle coperture ricevute, può modulare le proprie politiche commerciali con la sicurezza che in caso di mancato pagamento, l’assicurazione indennizzerà l’imprenditore fino al 90% del credito non riscosso, con l’impegno, inoltre, a recuperare il credito in quasi tutto il mondo con un notevole vantaggio in termini di praticità e costi per l’impresa. Inoltre, in caso di recupero integrale del credito, a seguito delle azioni di recupero l’azienda può ottenere l’intera somma.

«I nostri assicurati – prosegue Cinque – possono vendere in sicurezza in quasi tutto il mondo, in quanto in ogni Paese vengono monitorati i rischi politici e commerciali da un partner leader mondiale del settore». Oggi le nuove soluzioni della compagnia sono semplici da utilizzare ed economiche, ideate appositamente per agevolare la crescita delle Pmi e, inoltre, possono permettere di migliorare la relazione tra le aziende e le banche, per le quali è più facile anticipare le fatture ad aziende che utilizzano l’assicurazione del credito.

«La piattaforma creata da Confimi insieme a Euler Hermes e ad alcune banche del territorio dà la possibilità agli associati di anticipare i crediti assicurati a condizioni vantaggiose».