Confapi: «Giù le mani dal Tfr Sono soldi delle piccole imprese»

Paolo Galassi, presidente di Confapi Industria, tuona contro l’ipotesi del governo di anticipare il Tfr in busta paga: «Concentriamoci piuttosto per ridurre sprechi, burocrazia e privilegi».
Paolo Galassi, presidente di Confapi
Paolo Galassi, presidente di Confapi

Anticipare il trattamento di fine rapporto (Tfr) in busta paga? Giù le mani dai nostri soldi. È quello che sembra dire Paolo Galassi, presidente di Confapi Industria, a proposito dell’intenzione del governo che si sta dibattendo. «Basta fare welfare con i soldi delle piccole e medie imprese» tuona il numero uno di Confapi. «Secondo i piccoli e medi imprenditori, a fronte di una paventata ripresa dei consumi tutta da verificare, viene aggredita una fondamentale fonte finanziaria delle imprese già sottoposte alla stretta creditizia delle banche. Inoltre così si andrà a impoverire la liquidazione da sempre considerata una polizza per il futuro per i lavoratori e un sostegno previdenziale». «Abbiamo già subito i danni provocati dalla finanza creativa: occorre concentrarsi sulla riduzione degli sprechi, dei privilegi e della burocrazia per consentire una riduzione delle tasse».