Giovedì 31 agosto sarà l’ultimo giorno di lavoro per i 54 lavoratori della sede concorezzese di Network Contacts impegnati sulle attività di call center collegate a Mediobanca. Come annunciato nel mese di agosto infatti la capogruppo Mediobanca ha disdetto il contratto di fornitura dei servizi di assistenza alla clientela attivo con la società fornitrice di Customer Care in outsourcing per affidare il servizio in appalto ad altre aziende.
Concorezzo: Network Contacts è al capolinea e la mancata clausola sociale
Già nelle scorse settimane le segreterie territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e dalla Rsa Network Contacts avevano portato alla luce la questione denunciando il fatto che Mediobanca avesse “assegnato le attività ad altri fornitori di servizi senza rispettare norme e prassi del settore delle telecomunicazioni – avevano spiegato – e le leggi che prevedono l’applicazione della clausola sociale e quindi il passaggio dei lavoratori dall’azienda che perde l’attività alle aziende subentranti a parità di condizioni economiche normative”.
Concorezzo: Network Contacts è al capolinea e gli scioperi senza confronto
Una prima giornata di sciopero era stata indetta a inizio agosto, ma nonostante questo non sembra che siano stati fatti passi avanti per avviare un dialogo con l’azienda committente e assicurare un destino ai lavoratori: “Nonostante le importanti pressioni sindacali e i precedenti scioperi dei lavoratori, in contrasto a quanto previsto dalle leggi, dal Contratto delle telecomunicazioni e dalle consuetudini del settore, alcune aziende che dovrebbero subentrare nell’appalto, Numero Blu e Covisian, con il complice silenzio di Mediobanca, si rifiutano di attivare la procedura di clausola sociale che permetterebbe ai lavoratori di continuare la propria professione, condannandoli a un licenziamento – hanno fatto sapere i sindacati in settimana -. Questa situazione si colloca in un problema più ampio dell’azienda Network Contacts che ha aperto una procedura di licenziamento collettivo per 280 lavoratori a livello nazionale, lamentando problemi di redditività causata, oltre che dai problemi legati alla congiuntura economica, da una continua pressione commerciale da parte dei committenti. I lavoratori non possono pagare le irresponsabili manovre commerciali dei committenti e in particolare di Mediobanca, azienda che ha appena registrato un utile superiore al miliardo di euro e cerca di risparmiare “due spiccioli” sull’appalto di assistenza alla clientela che viene ritenuto un costo superfluo da eliminare”. Lunedì 28 agosto è stato indetto un ulteriore giorno di sciopero: «Che ha ottenuto la partecipazione del 100% dei lavoratori – fa sapere Massimiliano Pavan, della Segreteria SLC CGIL Monza e Brianza e Rsa -. Purtroppo però non abbiamo avuto riscontri e crediamo che la situazione sia ormai compromessa. Mediobanca non si è mai presentata a un confronto».