Caso Gianetti, la corte d’appello: condotta antisindacale dell’azienda

La corte d'appello di Milano ha giudicato antisindacale la condotta della Gianetti di Ceriano Laghetto nelle procedure di licenziamento.
gianetti presidio
Un presidio dei lavoratori della Gianetti Ruote Paolo Rossetti

La corte d’appello di Milano ha pronunciato la sua sentenza sul caso Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto a seguito dell’impugnazione della sentenza di primo grado: secondo i giudici l’azienda avrebbe messo in atto una condotta antisindacale quando ha inviato le mail con i licenziamenti dopo il turno straordinario del sabato. Soddisfazione da parte dei sindacati. Anche se dalla Uilm confermano che la vicenda è ancora aperta. Si aspetta infatti il deposito delle motivazioni per far valere poi l’impugnazione per illegittimità dei 152 licenziamenti.

Gianetti Ruote, la Uilm: aspettiamo le motivazioni

«Si tratta di un grandissimo risultato -commenta a caldo il Segretario Generale Uilm Lombardia Vittorio Sarti – perché innanzitutto restituisce la dignità ai lavoratori e alle lavoratrici della Gianetti ruote e alle loro famiglie che sono state avvisate di un licenziamento prima dell’apertura della procedura con palese violazione dell’articolo quattro della legge 223. La sentenza ridà dignità anche alle ragioni del sindacato che ormai da due anni combatte per rivendicare i diritti di queste persone. A questo punto, dopo aver vinto questa nostra battaglia aspettiamo le motivazioni per vedere se ci sono anche gli spazi per inserire all’interno l’impugnazione dei licenziamenti che è già in atto. Dal nostro punto di vista, confidiamo che ciò sarà possibile».