Alla scadenza del suo mandato manca un mesetto. Lo utilizzerà in maniera proficua come ha fatto durante tutto il quadriennio, perché, da buon brianzolo, non concepisce le inutili attese, il tempo che scorre via rapido senza che sia stato fissato un obiettivo plausibile. Una roba per altri, non certo per Giovanni Caimi, 66 anni, presidente della sede territoriale di Monza di Assolombarda, contitolare della Caimi Brevetti di Nova Milanese. Caimi, quale sia la sua “filosofia” operativa, lo ha ribadito martedì pomeriggio nella sede monzese dell’associazione imprenditoriale, durante la presentazione del progetto Monza e Brianza 2050. Il progetto, arrivato al terzo anno di sviluppo, è stato realizzato dall’Ufficio Studi di Assolombarda con il contributo del Consorzio AAster, fondato e diretto dal sociologo Aldo Bonomi.

Assolombarda e Monza Brianza 2050, Spada: “Rafforzare infrastrutture per continuare a eccellere”
L’importanza della necessità di creare un nuovo modello di sviluppo per la Brianza è stata evidenziata anche da Alessandro Spada, presidente di Assolombarda. Spada, nato a Monza, a giugno concluderà il suo mandato. «Monza e la Brianza – ha riconosciuto Spada – sono un motore economico fondamentale per la Lombardia e per l’intero Paese. La forza strutturale delle sue imprese, in larga parte manifatturiere, rende questa area una vera eccellenza in grado di realizzare 14,6 miliardi di export nel 2024, un valore mai registrato prima. Con Monza e Brianza 2050 abbiamo definito un’agenda concreta volta a valorizzare gli asset di sviluppo. Ora, per continuare a crescere e competere a livello globale, diventa prioritario lavorare insieme a tutti gli attori del territorio per giocare di sistema alcune partite chiave. Dobbiamo, in particolare, rafforzare le infrastrutture e migliorare i collegamenti con Milano, la Lombardia e l’Europa».
Spada (Assoombarda) sui dazi: “costo aggiuntivo per l’Italia tra i 4 e i 7 miliardi di dollari”
Per quanto riguarda i dazi statunitensi, Spada ha parlato di “un costo aggiuntivo per l’Italia tra i 4 e i 7 miliardi di dollari”. Caimi ha specificato quali siano stati i motivi che lo spinsero a promuovere il progetto Monza Brianza 2050 all’inizio del suo mandato. «Per capire – ha spiegato – quale ruolo la Brianza voglia giocare all’interno della macroarea milanese, per comprendere cosa vogliamo che sia la Brianza nel 2050».
Caimi e Monza Brianza 2050: “Necessarie adeguate politiche abitative e di welfare”
Caimi non è mai stato imprenditore concentrato solo sul fatturato e sui ritmi produttivi. E lo ha ribadito martedì. «Sarò all’antica – – ha precisato -, ma il capitale umano io continuo a chiamarle persone». Non sorprende, quindi che presidente della sede di Monza di Assolombarda abbia anche sottolineato l’importanza di adeguate politiche abitative e di welfare, per evitare che «il problema casa diventi un’emergenza come già a Milano».
« La tenuta del welfare – ha aggiunto – è strategica. Parte del successo della Brianza è dovuto alla coesione sociale. Alcune imprese stanno già pensando di offrire immobili non di proprietà ai propri dipendenti». «Devo ringraziare anche – ha concluso – il mio direttore Fabio Colombo, senza il quale non avrei potuto fare questo lavoro. E poi ringrazio anche mio figlio Andrea, i nipoti Francesco e Renato e i miei fratelli. Non hanno scritto una riga dell’Agenda 2050, ma sono rimasti in azienda a lavorare, mentre io mi occupavo di questo lavoro».