Arte, design e biofilia: l’arredo eco e a Km 0 made in Macherio

Studio Apeiron (arte, design e architettura) di Macherio spiega la biofilia applicata all'arredo.
Studio Apeiron Macherio
Studio Apeiron Macherio

L’amore per ciò che è vivo ci rende a sua volta vivi e felici. Questo sentimento è chiamato biofilia e si è evoluto negli anni per analizzare come la salute dell’uomo sia strettamente connessa al suo rapporto con la natura e dal contatto con essa. Partendo da questo concetto, Studio Apeiron (arte, design e architettura) di Macherio spiega come fa la sua parte e come applicano questo loro sentire all’arredo.

Arte, design e biofilia secondo lo Studio Apeiron

«La biofilia in senso ampio si può definire come la tendenza psicologica ad essere attratti verso tutto ciò che è vivo e vitale – spiegano Dario Brivio e Francesco Cazzaniga di Studio Apeiron – secondo questa teoria, le persone hanno un’affinità, anche emotiva, intrinseca per la natura, sviluppata nel corso dell’evoluzione. Studi successivi hanno rivelato che questa inclinazione continua a essere una componente vitale per la salute dell’uomo. Stephen R. Kellert, che è stato un professore di ecologia sociale a Yale negli USA, ha poi contribuito nel dare una definizione di progettazione biofilica: una tabella di sei elementi, declinati in più di settanta attributi, da applicare all’ambiente costruito. I 6 elementi comprendono uso di materiali naturali, facciate verdi, luce del sole, motivi botanici, o a spirale, biomorfismo e geomorfologia, frattali, patina del tempo, connessione storica, geografica e culturale con il luogo dove un edificio sorge, caratteristiche del paesaggio per definirne la forma. Riassumendo in poche parole, per noi progettare in ottica biofilica è, intanto, basare la nostra economia su un modello circolare in modo che la CO2 emessa per realizzare i nostri arredi di design venga sempre compensata dalla piantumazione di nuovi alberi».

Arte, design e biofilia: la filiera a Km 0 e la compensazione degli alberi

E spiegano. «Abbiamo creato una nostra filiera del legno a Km 0 che, oltre alla sistematica piantumazione di nuovi alberi, preveda anche che il legno utilizzato possa sempre essere recuperato da alberi destinati ad essere abbattuti o già caduti – affermano – inoltre poniamo enorme attenzione nella scelta delle materie prime e tecniche di finitura dei nostri prodotti. L’interesse, lo studio e la ricerca sulla natura, sulle sue forme e sui sistemi che regolano la sua formazione ci ha indirizzato verso la scelta di metodologie produttive e di progettazione sostenibili e a basso impatto ambientale. La progettazione biofilica va a riprodurre intenzionalmente elementi significativi a livello evolutivo della relazione tra uomo e natura per promuovere il nostro benessere e la nostra produttività, ad esempio ispirandoci a concetti frattali che si ritrovano nel nostro tavolo Hologram».