“I nodi vengono al pettine” dice la Fim (Federazione italiana metalmeccanica) della Fim Cisl Monza Brianza e Lecco riferendosi alla situazione del colosso dei semiconduttori STMicroelectronics: “Per la prima volta i problemi di fanno concreti” dice il sindacato in una nota, facendo riferimento a presunti: “vani tentativi aziendali degli ultimi mesi di mitigare la situazione industriale e commerciale” e a “fumose dichiarazioni da ottobre in poi sul piano di riduzione dei costi con strumenti mai chiaramente illustrati alle rappresentanze sindacali”.
Fim Cisl sulla ST di Agrate: “In corso colloqui unilaterali per “accompagnare” alcuni lavoratori”
E quella “concretezza”, sempre secondo il sindacato, si sarebbe vista con le iniziative degli ultimi giorni, “unilaterali”, con “colloqui individuali con le persone da “accompagnare” all’uscita, ”casualmente” senza alcun coinvolgimento delle rappresentanze sindacali“, e con “l’apertura di una procedura di cassa integrazione per 2500 persone sul sito di Catania”. “Ci arrivano notizie di misure analoghe anche nei siti francesi del gruppo – dice la Fim Cisl – Vogliamo sapere al più presto qual è il piano di gestione della situazione comprensivo del sito di Agrate Brianza, dove ad oggi lavoratrici e lavoratori e sindacato non hanno nessuna certezza, tutto ciò è inaccettabile”.
Fim Cisl sulla ST di Agrate: “Mobilitazione davanti al sito martedì 18 febbraio”
Una situazione di incertezza che ha indotto i sindacati, Fim Cisl e Fiom Cgil, a organizzare per martedì 18 febbraio una mobilitazione davanti alla fabbrica di Agrate, dalle 7.30 alle 9.30: “Primo passo che come Fim Cisl mettiamo in atto, ci aspettiamo risposte adeguate tanto dall’azienda quanto dalle istituzioni, ricordando sempre il ruolo di azionista di riferimento del Ministero dell’economia in STMicrolecronics”. Secondo Fim Cisl la prevista convocazione di un incontro di coordinamento nazionale ST previsto per il 20 febbraio: “in questa situazione è un primo passo ma non sufficiente” tanto che la richiesta è di un incontro “al più presto” sui tavoli istituzionali: “per dare ai lavoratori e al sindacato le necessarie garanzie, a partire dal fatto che nessuna lavoratrice o lavoratore possa essere oggetto di inaccettabili pressioni individuali. In assenza di riscontri la mobilitazione si accentuerà ulteriormente” conclude la Fim Cisl.