Teatro: al Binario 7 la scimmia che si ispira a Kafka e le regole dell’adattamento

Al Binario 7 di Monza nel fine settimana sul palcoscenico sale un essere per metà scimmia e per metà uomo che parla, canta e balla.
Monza Teatro Binario 7 La Scimmia
Monza Teatro Binario 7 La Scimmia

Sul palcoscenico si aggira un essere per metà scimmia e per metà uomo che parla, canta e balla. Un buffone, un mostro comico. È il personaggio che Giuliana Musso, attrice ed autrice del testo teatrale, porterà in scena con “La Scimmia” sabato 25 alle 21 e domenica 26 gennaio alle 16 al teatro Binario 7 di Monza.

Teatro: al Binario 7 la scimmia che si ispira a Kafka e le regole dell’adattamento, il lavoro di Giuliana Musso

Musso si è ispirata a un lavoro di Franz Kafka (“Una relazione per un’Accademia”) presentatole dalla traduttrice e autrice drammaturgica Monica Capuani. Musso ha successivamente intrapreso un lavoro di sovrascrittura dell’opera originale fino a staccarsi dall’autore per trovare una dimensione più vicina ai temi a lei cari. Primo su tutti l’adattamento dell’individuo a un sistema culturale violento, dominante, pericoloso. Un sistema in cui la violenza appare normale, gli individui vivono in una scala gerarchica e la razionalità perde le caratteristiche umane. La razionalità si manifesta come una perdita di sé, dell’autenticità e della coerenza perché reprime i bisogni primari degli individui.
«La Scimmia – ha dichiarato Musso – è il racconto di una strategia di sopravvivenza che prevede la perdita di sé stessi e del proprio sentire nel corpo. È la descrizione di un’iniziazione inevitabile alle solite vecchie regole del gioco del patriarcato, che impone la rinuncia all’intelligenza del corpo, al sapere dell’esperienza e dell’emozione. Si tratta di una rinuncia drammatica: senza quella voce interiore, integra e autentica, come si può esprimere l’intelligenza empatica così indispensabile alla sopravvivenza del vivente? La scimmia è il corpo che vive, sente e quindi pensa».

Teatro: al Binario 7 la scimmia che si ispira a Kafka e le regole dell’adattamento, il personaggio

Il personaggio scimmia si rivolge a un pubblico di accademici, all’alta società del pensiero e della scienza e racconta la sua storia. È libera, è l’unica sopravvissuta di una battuta di caccia, catturata, ingabbiata e torturata non può fuggire, e, così, per sopravvivere alla violenza sceglie l’adattamento: imita gli umani.
Deve dimenticare la vita nella foresta, deve rinunciare a se stessa, ignorare la chimica del proprio corpo e imparare. Imparare il linguaggio degli uomini. Imparare a ignorare l’esperienza, a pensare senza sentire. Giuliana Musso riesce a costruire una straordinaria caricatura della caricatura. Il trucco è impeccabile (impiega circa un’ora e mezza per “trasformarsi”), i movimenti riportano a un’umanizzazione ostentata, ma nell’ironia emerge una riflessione sull’annullamento del proprio corpo. La scimmia per liberarsi dal suo essere animale è costretta a diventare un attore.