“Hai vinto”, ha urlato più di una voce dalla platea prima dell’esibizione finale. A Irama non è riuscito il sorpasso sul filo di lana a Gianni Morandi (terzo). Il cantautore monzese con la sua “Ovunque sarai” ha chiuso il 72° Festival della canzone italiana al quarto posto. Non ha vinto, ma l’affetto dei social è sempre dalla sua parte con commenti entusiasti sui suoi canali ufficiali per la canzone portata all’Ariston “per ricordare a chiunque abbia perso una persona cara quanto in realtà l’amore e la bellezza restino sempre nel presente. Ho guardato il cielo, sono stato a guardare le nuvole che passavano e l’ho scritto”. Una preghiera, uno stile ancora una volta diverso per lui.
Premiato dopo la serata delle cover anche dal duetto con Gianluca Grignani, andando oltre i commenti violenti che hanno travolto l’artista che a lungo ha abitato a Correzzana: i due hanno proposto “La mia storia tra le dita”, Grignani si è preso la platea inghiottito dal pubblico presente al teatro, Irama ha tenuto il palco. Alla fine l’abbraccio.
La vittoria è andata senza sorprese a Mahmood e Blanco, perfetti nella loro Brividi, davanti (senza sorprese) a Elisa, al ritorno dopo la vittoria con Luce (2001). Per Mahmood seconda partecipazione e seconda vittoria.
Irama era atteso dopo che nel 2021 era stato costretto in isolamento dalla positività di un componente dello staff. Stavolta, come ha rivelato con un post su Instagram a giochi finiti, la sera del 3 febbraio è dovuti ricorrere alle cure dei medici per una intossicazione alimentare che ha richiesto anche una flebo.