Vedano piange Tommaso Lissoni, brianzolo doc

E mancato a inizio novembre all’età di 81 anni. Nato e cresciuto da genitori entrambi vedanesi, era un uomo radicato nella sua terra, semplice e laborioso

Vedano al Lambro saluta uno degli ultimi pochi veri vedanesi. Tommaso Lissoni, è mancato a inizio novembre all’età di 81 anni. Nato e cresciuto a Vedano, da genitori entrambi vedanesi, Tommaso era un uomo radicato nella sua terra, semplice e laborioso. La vita lo aveva messo presto alla prova: da bambino perse il padre in un incidente, mentre tornava in bicicletta da Sesto dopo il lavoro. Quel dolore lo segnò profondamente, ma non lo piegò. A tredici anni si rimboccò le maniche e iniziò a lavorare per aiutare la famiglia: erano quattro fratelli e la mamma che lavorava alla Sbianca per mantenerli. «Si alzava all’alba per preparare da mangiare a tutti — ricorda la moglie Laura — e lui la ricordava sempre con infinita tenerezza». Da ragazzo imparò il mestiere di tappezziere per realizzare salotti e sedie trapuntate in pelle. A Lissone, nel cuore del mobile brianzolo, divenne presto un abile artigiano. Dopo alcune prove, fu poi assunto alla Brianza Tende per realizzare le cappottine dei negozi. Era pignolo, preciso, non lasciava nulla al caso. «Quel che faceva lui doveva essere perfetto – ricorda Laura – Lo stesso ordine lo portava anche a casa, dove ogni cosa aveva il suo posto». Dopo la pensione, la sua abitudine era andare al Parco di Monza ogni mattina. Tutti lo conoscevano per simpatia, per una battuta gentile, per un sorriso. La chiesa piena al funerale, con amici arrivati perfino dall’estero e persone che ne conoscevano semplicemente il sorriso, lo ha dimostrato. Orgoglioso del figlio Agostino, che gli è stato accanto con dedizione nella malattia, e delle nipotine Sveva e Camilla.