Supera l’80% la quota di detenuti della casa circondariale di Monza che ha ricevuto la prima dose del vaccino anticovid. I dati sono stati resi noti dalla vicepresidente regionale Letizia Moratti, assessore al Welfare: “I contagi da Covid negli istituti penitenziari lombardi sono sotto controllo, a oggi, su 7.700 detenuti, tutti asintomatici, 28 risultano positivi”.
“Regione Lombardia in ambito penitenziario – dice Letizia Moratti – ha utilizzato azioni di diagnosi e contact tracing molto avanzate, che hanno consentito un immediato avvio della campagna vaccinale”.
La campagna procede: oltre il 60% dei detenuti ha ricevuto la prima dose, con punte dell’80% in istituti strategici come Milano Opera, San Vittore, Bollate, Monza, Brescia. Sono invece circa il 30% quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose.
“Era importante porre la massima attenzione all’interno di strutture come le carceri – conclude Letizia Moratti – per evitare la diffusione del virus e l’insorgere di pericolosi focolai. Regione Lombardia l’ha fatto, da una parte attraverso un’azione di monitoraggio e di contact tracing con i tamponi; dall’altra procedendo alla vaccinazione del personale di Polizia penitenziaria e detenuti con percentuali significative”.
A San Vittore a Milano, in via sperimentale, è stato testato l’utilizzo dei tamponi salivari. Un’indagine condotta in collaborazione col gruppo di lavoro del professor Gianvincenzo Zuccotti, preside della facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano. I risultati presentati per la pubblicazione alla rivista ’Frontiers in Public Health’ hanno mostrato un’affidabilità del 98-99%.