Il ponte San Michele va in pensione e occorre scegliere l’alternativa: è partito il “Dibattito pubblico” per decidere tragitto e migliore soluzione per collegare le due sponde dell’Adda tra Calusco e Paderno per potenziare la direttrice che da Seregno/Monza va a Bergamo, in particolare con il raddoppio della tratta Carnate – Ponte San Pietro. Nella giornata di giovedì 15 maggio la presentazione ufficiale del percorso a Palazzo Lombardia con la giunta regionale (l’assessore Claudia Maria Terzi) e Rete ferroviaria italiana, rappresentata da Daniele Mari. Con loro la responsabile del “Dibattito pubblico”, Rosa Pannetta. Il ponte sarà destinato sia alle auto sia ai treni.
“Il Dibattito pubblico sul nuovo ponte si svolgerà esaminando le soluzioni progettuali derivanti dalle alternative studiate al fine di raccogliere le osservazioni e le proposte che consentiranno a Rfi di approfondire e migliorare la soluzione che risulterà tecnicamente e socialmente più sostenibile da realizzare – scrive la Regione – Sarà gestito da un responsabile che ha il compito di far sì che tutti possano ricevere informazioni chiare ed esaustive sulle alternative possibili per la nuova opera e proporre osservazioni e contributi relativi a eventuali migliorie“.
Tre alternative per il nuovo ponte sull’Adda: chiesto il commissariamento
Per ‘assessore Terzi “si avvia l’iter che dovrà portare, entro tempistiche certe, alla scelta della soluzione progettuale da realizzare per garantire un’infrastruttura moderna ed efficiente, in grado di collegare in maniera adeguata Brianza lecchese e Isola bergamasca e più in generale la direttrice strategica lungo l’asse tra l’est e l’ovest della Lombardia. L’obiettivo è lavorare insieme, collaborando in modo propositivo con gli enti locali, per arrivare quanto prima alla realizzazione dell’opera. Regione Lombardia solleciterà il Ministero per il reperimento dei fondi mancanti e per richiedere il commissariamento dell’intervento, così da accelerare il percorso e contenere i tempi”.
Debutto giovedì 22 maggio alle 10 al Belvedere Berlusconi di Palazzo Lombardia, per partecipare occorre iscriversi sul sito ufficiale gestito da Rfi, ma sarà anche possibile seguire gli incontri da remoto. Sul sito è possibile consultare anche la documentazione tecnica (Relazione di progetto e il Documento di fattibilità delle alternative progettuali). “Sarà inoltre possibile continuare a dialogare con il responsabile del Dibattito pubblico inviando richieste e proposte all’indirizzo info@ dpnuovopontesanmichele.it fino a metà luglio. Al termine del percorso, che si chiuderà a novembre 2025, sarà pubblicato il documento conclusivo sul sito istituzionale di Rete ferroviaria italiana e ne sarà data comunicazione al ministero dei Trasporti e alle amministrazioni interessate”.
Tre alternative per il nuovo ponte sull’Adda: i tre scenari alternativi

Il vecchio ponte San Michele, da previsioni, chiuderà al traffico nel 2030, dopo quasi 150 di servizio: è stato costruito fra il 1887 e il 1889. Lo studio delle alternative del collegamento ferroviario, ricorda la Regione, ha esplorato diverse soluzioni sino all’individuazione degli attuali tre scenari di progetto: nuovo ponte in stretto affiancamento all’esistente con ferrovia sotto e strada sopra; ferrovia in variante con realizzazione di 2 nuove fermate e variante stradale a Nord; nuovo ponte ferroviario in stretto affiancamento e variante stradale a Nord.
“Il progetto permetterà di rimuovere le limitazioni dell’attuale ponte tra cui la restrizione di velocità a 15 km/h per i treni, e di migliorare le prestazioni della linea grazie all’introduzione del doppio binario, alla realizzazione di opere che permettono il transito di merci, alla soppressione di alcuni passaggi a livello e alla realizzazione di opportune opere sostitutive – è la conclusione – Il doppio binario, mantenendo invariata la struttura oraria, garantirà ulteriori margini di puntualità e potenzialmente faciliterà la programmazione di servizi aggiuntivi. Con il completamento di tutti gli interventi correlati, il traffico totale sulla tratta potrà raggiungere 108 treni regionali e 36 treni merci al giorno, assicurando l’operatività e l’efficienza dell’infrastruttura ferroviaria per promuovere modelli di trasporto e mobilità sostenibili”.