«Il pedaggiamento della futura Pedemontana è un’ulteriore tassa per il territorio brianzolo». Lo ribadisce a gran voce il consigliere regionale Gigi Ponti (Partito Democratico), anche alla luce dell’audizione che si è svolta giovedì in regione Lombardia proprio su questo tema. Finita con un nulla: ai presenti è stato in sostanza ribadito che l’autostrada è nazionale, tutte le scelte sono state prese a Roma, compresa quella del piano tariffario, e di conseguenza il Pirellone non può fare altro che adeguarsi. La battaglia, di sicuro, non finisce qui.
«Quello del pedaggiamento della Milano-Meda – ribadisce Ponti – è un tema di equità: far pagare un tracciato che già c’era, anche rispetto ad analoghi tratti presenti e simili in altre regioni italiane, solitamente gratuiti, non può essere considerato logico, visto che parliamo di un’opera a servizio del territorio. L’esempio più limpido è quello con il ponte di Messina: costerà 15 miliardi di euro e sappiamo già che il pedaggio, andata e ritorno, sarà di 7,86 euro, in un rapporto tra i due costi di 0,52; la Pedemontana da Lentate a Cesano Maderno costerà 900 milioni e il costo del pedaggio, andata e ritorno, sarà di 4,40 euro, in un rapporto tra costi di 4,89. Questo basta a capire l’ingiustizia di quella che le nostre comunità considerano già un’ennesima gabella e che, come ci è stato risposto in Aula, regione Lombardia non intende assolutamente togliere o rivalutare”.
Pedaggio tratta B2 Pedemontana: 12mila firme per dire no consegnate al Pirellone
Ponti non si limita alle critiche, ma cerca anche di sensibilizzare il territorio. Insieme al collega comasco Angelo Orsenigo, nei mesi, ha infatti raccolto circa 12mila firme, che sono state poi puntualmente depositate di volta in volta al Protocollo della Regione per essere consegnate direttamente nelle mani del governatore Attilio Fontana con lo scopo di fargli percepire la contrarietà dei brianzoli di ogni colore politico.
La crociata era iniziata proprio da Lentate sul Seveso, considerata punto di incontro tra le due province. Non solo: Lentate sul Seveso già ha avuto modo di scoprire cos’è l’autostrada visto che è la parte terminale della tratta realizzata finora. Qui erano arrivati esponenti da tutti i circoli Pd della Brianza per fare sentire la loro voce. «Le Province di Como e Monza e Brianza – ricorda Ponti -, concorrono complessivamente alla finanza regionale con poco meno di 900 milioni di euro; il gettito Irap, anno 2022, è stato di 330 milioni; l’addizionale Irpef, stesso anno, è stata pari a 362 milioni; la Tassa automobilistica regionale, anno 2024, di 193 milioni di euro. Il pedaggio comporterà un aggravio economico significativo per pendolari, residenti e imprese locali, con un costo mensile stimato in circa 100 euro per chi utilizzerà la tratta quotidianamente. Cos’altro vuole Regione Lombardia dalla Brianza?».