Un’altra ricorrenza del 25 aprile è alle porte senza che il grande affresco “Vincitore e vinto” (che è in sintonia con la festa della Liberazione), realizzato dal maestro pittore Remo Brindisi nel settembre 1977, abbia trovato una più giusta e naturale collocazione.
L’opera di notevole valore artistico ed economico, infatti, giace da molti anni all’interno del magazzino comunale impolverata e piena di ragnatele. Il grande affresco che faceva parte della “civica pinacoteca all’aperto” è l’unico che ancora non ha trovato posto in uno degli edifici comunali dove, invece, si possono ammirare tutti gli altri strappati a suo tempo dai caseggiati del centro città. Dell’opera di Remo Brindisi, affinché trovasse una adeguata ed importante sistemazione, ci siamo più volte, l’ultima delle quali era del maggio 2016, quando era stata ritrovata, dopo un periodo di tempo in cui si erano perse le sue tracce.
L’allora sindaco Edoardo Mazza, aveva promesso di posizionarla, in breve tempo, nella parete a nord della sala di rappresentanza, rispettoso dell’originaria destinazione. Ancora una volta si è persa un’importante occasione. Il 25 aprile prossimo, infatti, ricorrerà il centesimo anniversario della nascita di Remo Brindisi, che si fregia anche della cittadinanza onoraria, e per quella data, nella proposta protocollata all’inizio dello scorso dicembre, Franco Cajani direttore de “ I quaderni della Brianza” ed indirizzata al commissario prefettizio Antonio Cananà, suggeriva di dar corso al definitivo posizionamento dell’affresco e contemporaneamente per celebrare l’evento di dedicare all’artista romano una mostra in galleria civica Mariani coi suoi migliori e significativi dipinti.
Un argomento ripresentato nei giorni scorsi all’attuale commissario prefettizio, Giorgio Zanzi, il quale si è detto molto interessato e nel contempo dispiaciuto, per ovvi tempi tecnici, di non poter dar attuazione alla proposta che ha detto di tenere in debita considerazione, non senza un parere, anche orale, della Soprintendenza ai Beni culturali. Remo Brindisi aveva lavorato all’affresco “Vincitore e Vinto”, l’unico eseguito in vita dall’artista, nel settembre 1977, ed era rimasto sulla parete di palazzo Landriani-Caponaghi fino al 1981, quando era stata strappato e posto su tela, in occasione del rifacimento del tetto dell’edificio.
Dal 1981 fino al 2002, sulla parete era rimasto la sinopia, che dava l’impressione di un dipinto sbiadito. Della “civica pinacoteca all’aperto”, en plein air rimangono l’affresco di Franco Vasconi (luglio 1976) “Omaggio alla Libertà” di via San Giovanni Bosco e “ L’occhio nell’occhio” di Carla Tolomeo ( luglio 1977), nel giardino pubblico di via Trabattoni.