Seregno, uno spiraglio nel decennale contenzioso sul “piano Sant’Ambrogio”

Possibile una conclusione bonaria del lunghissimo “braccio di ferro” tra Comune e Immobiliare Torre Sant’Ambrogio a proposito delle spese sostenute per le opere di urbanizzazione del lotto C1/1b del quartiere
Il comparto immobiliare di via Colzani
Il comparto immobiliare di via Colzani Paolo Colzani

Passo in avanti nel contenzioso che vede su fronti contrapposti il Comune di Seregno e l’Immobiliare Torre Sant’Ambrogio. La sezione seconda del Tar di Milano ha rinviato pochi giorni fa alla trattazione di merito, già prevista per il prossimo 24 settembre, una decisione sulle richieste della società che vuole la condanna dell’ente comunale al rimborso delle maggiori spese sostenute per la realizzazione di opere di urbanizzazione.

Opere che – dice la immobiliare – non sono previste dal piano di lottizzazione C1/1b Sant’Ambrogio, con sede in via Colzani, immediatamente alle spalle della chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio, né dal relativo computo metrico e dalla convenzione di lottizzazione. La società vuole infine che sia annullata la comunicazione dell’area territorio comunale del 6 marzo 2013, inerente alla mancata liquidazione della fattura che l’Immobiliare Torre Sant’Ambrogio aveva emesso proprio per quantificare le già citate maggiori spese.

La novità giudiziaria è seguita ad un’istanza che la difesa del Comune di Seregno ha depositato subito prima di Natale, sottoscritta anche dalla controparte, che è stata motivata dall’esigenza di consentire corrette misurazione e stima delle opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri che ricadono nel piano di lottizzazione, così da poter definire la lunga querelle in modo bonario.

Il comparto di via Colzani, che comprende anche una palazzina destinata a case comunali, è oggetto di un braccio di ferro che si trascina ormai da quasi un decennio e quanto è emerso in sede di Tar lascia credere che una soluzione possa essere finalmente trovata nell’interesse di tutti.