Per la sua inaugurazione occorrerà attendere ancora un po’, per la precisione fino a sabato 4 ottobre, certo è che la sua presenza, a dire il vero mastodontica, non è sfuggita a coloro che hanno frequentato nelle ultime settimane la chiesa parrocchiale del Lazzaretto di Seregno. Stiamo parlando dell’organo a canne, che la generosità di Donata Nobili ha permesso di acquistare, in memoria del marito, il compianto medico Francesco Scamazzo, scomparso nell’autunno del 2023, che era anche un abile organista.
Lazzaretto: le caratteristiche dell’imponente strumento

Lo strumento è stato individuato nella Germania settentrionale, è dotato di una trasmissione completamente meccanica, con la tastiera che comanda direttamente l’apertura delle valvole dell’aria, tramite un sistema di leve, possiede ventidue registri, due tastiere ed una pedaliera e d’ora in avanti potrà non solo accompagnare il canto dei fedeli, ma anche essere utilizzato per eseguire i brani di autori bachiani, prebachiani e moderni.
Lazzaretto: l’organo ha colmato una lacuna storica
Dopo lo smontaggio nella sua sede precedente ed il suo trasporto in Italia, il compito di assemblarlo all’interno dell’edificio ecclesiastico parrocchiale della Beata Vergine Addolorata e di adeguarlo fonicamente al nuovo ambiente è stato affidato alla ditta Corno di Arcore, già molto conosciuta in città, per l’impegno recente speso per la ristrutturazione dell’organo della basilica San Giuseppe, che peraltro aveva anche provveduto ad installare nei decenni precedenti, quando prevosto della città era monsignor Luigi Gandini. Il nuovo organo colmerà una lacuna, sempre ravvisata nel tempo da Lorenzo Zandonella Callegher, organista nella chiesa del Lazzaretto da una ventina di anni, che ha anche messo a disposizione la sua competenza tecnica nelle fasi dell’acquisto.