Seregno, i quindici anni della Protezione civile: in regalo un nuovo furgone

Il gruppo comunale della Protezione Civile di Seregno, domenica 19 dicembre, ha ricordato il 15esimo anniversario di fondazione. L’impegno nelle emrgenze e le nuove sfide contro il coronavirus, in regalo un nuovo furgone da 7 posti.
La consegna da parte del sindaco Alberto Rossi della chiave del nuovo Ducato al coordinatore della Protezione Civile di Seregno Vincenzo Marinucci
La consegna da parte del sindaco Alberto Rossi della chiave del nuovo Ducato al coordinatore della Protezione Civile di Seregno Vincenzo Marinucci Paolo Volonterio

Il gruppo comunale della Protezione Civile di Seregno, domenica 19 dicembre, ha ricordato il 15esimo anniversario di fondazione.

Aveva preso a muovere i primi passi nel giugno 2006, con 34 volontari, salito un anno dopo, al termine del secondo corso di formazione a 57, nel 2010 erano 80. Attualmente gli effettivi sono 32. L’altalenarsi di presenze è da attribuire solo ad un fattore fisiologico: lavoro, trasferimenti, malattia.

La serie di momenti celebrativi è iniziata in basilica san Giuseppe con la partecipazione alla messa delle 10 presieduta da monsignor Angelo Frigerio, già vicario generale dell’Ordinariato militare col grado di generale di corpo d’armata e attuale cappellano della Nato, in cui sono stati ricordati i 15 volontari deceduti nel corso di tre lustri. Quindi di fronte a palazzo Landriani-Caponaghi il sindaco Alberto Rossi ha consegnato le chiavi del nuovo mezzo, un autofurgone Fiat Ducato, 7 posti e vano carico che si aggiunge ad un pick up e un’autovettura Dacia sette posti, al coordinatore cavalier Vincenzo Marinucci.

Il gruppo poi ha preso posto in sala Gandini, per la consegna degli attestati ai volontari. Nel corso della cerimonia, alla presenza del sindaco Rossi e dell’assessore alla partita William Viganò è stato osservato un minuto di silenzio, in cui sono stati ricordati i deceduti Massimo Farina, Mario Frigerio, Roberto Ghezzi, Mario Riccardo. Nel dare il benvenuto ai presenti, il coordinatore Vincenzo Marinucci ha detto di essere: “orgoglioso che la nostra preziosa attività, il continuo impegno, l’elevata professionalità, l’ammirevole dedizione e l’eccellente lavoro di gruppo, hanno dato, in questi anni, ampio risalto all’attività del gruppo ed il raggiungimento di tutti gli obiettivi. Abbiamo dimostrato di essere in grado di fornire un servizio organizzato tale da garantire capillarità, efficacia e tempestività d’intervento, integrandoci con le forze istituzionali presenti sul territorio e valorizzando, nel contempo, l’apporto della cittadinanza negli interventi di protezione civile”.

Il primo cittadino ha ringraziato per l’impegno costante e assiduo su tutti i fronti specie nell’ultimo periodo con i servizi forniti durante il lockdown e l’attuale pandemia.

“Il gruppo sin dai primi passi – ha detto nel suo intervento l’assessore William Viganò – si è formato e specializzato nel settore della logistica, operando nel territorio con generosità verso i bisogni della comunità. Accanto alle varie fasi di addestramento il gruppo comunale di protezione civile ha risposto sempre prontamente a tutte le chiamate di intervento a livello provinciale, regionale e nazionale: Abruzzo 2009, Emilia Romagna 2012, Umbria e Marche 2016, esondazioni del Lambro, Seveso e Tarò”.

In un altro passaggio ha sottolineato che: “è successo qualcosa che ha stravolto tutto. Mandato all’aria anche la più temibile previsione di emergenza immaginabile e ha fatto precipitare l’umanità in un tempo dell’emergenza che nessuno aveva sperimentato prima. La pandemia si è impadronita delle nostre vite. La nostra città era attrezzata per le emergenze e lo è tuttora per il comparto Protezione Civile. La drammaticità di quei primi giorni e delle settimane successive. L’obbligo di rimanere in casa, scuole e luoghi di lavoro chiusi, la città deserta in ogni strada o piazza. Contemporaneamente era iniziata l’attività del Coc (centro operativo comunale) che da allora si è riunito in numerose riunioni operative anche negli orari più impensati del giorno e della notte. Col lockdown iniziava l’attività di consegne per generi di prima necessità e farmaci urgenti alle persone in quarantena o positive che non avevano altre possibilità di organizzarsi.

Un lavoro duro che per oltre un anno ha visto la collaborazione di tutte le istituzioni cittadine, nessuna esclusa, coordinate dalla Protezione Civile nell’organizzare le attività le più diverse. Per queste attività ringrazio i volontari che anche a rischio della propria salute, si sono adoperati e messi a disposizione. Ha prevalso in ognuno il senso civico, quel dovere morale di aiutare gli altri che appartiene alla nostra cultura e alla nostra antica tradizione civica di comunità. L’emergenza entra in un’altra fase, quella della sua gestione ordinaria e per il momento siamo impegnati nei vari hub vaccinali dei comuni contermini per assistenza alla popolazione. Oggi sappiamo cosa abbiamo di fronte e come intervenire. Ma continueremo ad affrontare le nuove difficoltà”.