Dopo la prevedibile fumata nera del primo voto per il nuovo presidente della Repubblica, nella mattina di venerdì 30 gennaio la seconda votazione, che non dovrebbe cambiare le carte in tavola. Lo spoglio delle schede giovedì sera si è concluso poco dopo le 19: non è stata raggiunta la maggioranza di 673 voti (975 i votanti su 1008 grandi elettori). Giovedì hanno vinto le schede bianche, 538 in tutto. Diversi i voti espressi, dal giudice Ferdinando Imposimato, il candidato del Movimento 5 Stelle che ha preso 120 preferenze, a Sabrina Ferilli (1) e Ezio Greggio (2).
Quarantanove voti per Vittorio Feltri, votato dalla Lega, 37 per Luciana Castellina, proposta da Sel, 25 per Emma Bonino, 23 per Stefano Rodotà, 14 per l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, 11 per il giornalista Sabelli Fioretti, 9 per Romano Prodi (votato da Pippo Civati) e Mauro Morelli. Sergio Mattarella, il candidato di Matteo Renzi e e che dovrebbe essere votato dal Pd compatto dal quarto turno, ha totalizzato cinque preferenze. Tre voti per Paolo Mieli, uno per Giuliano Ferrara, Antonio Razzi, Arnaldo Forlani e Giancarlo Magalli, per il quale è stato organizzato un flash mob davanti a Montecitorio.