Sono circa mille gli insegnanti, di ogni ordine e grado, che ancora mancano all’appello in Brianza, dove ne servono circa diecimila nei 99 istituti. Sono in corso, proprio in questi giorni le nomine ma la situazione è complessa. L’organico di docenti dovrebbe essere composto da 8378 professori, ma la Regione ha stabilito un taglio di 20 posti, quindi di passa a 8358 docenti a cui si aggiungono 1108 insegnanti di sostegno e 619 docenti per l’organico potenziato.
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I numeri dei sindacati – Dai sindacati arriva qualche certezza sul numero dei posti ancora vacanti, come specifica Enzo Palumbo, della Cgil Flc Monza e Brianza: «Sono in contatto con diversi dirigenti e tutti dicono che per il sostegno non è ancora arrivato nessuno, si parla di circa duecento insegnanti. Meglio la situazione nelle scuole dell’infanzia, le cui nomine sono state fatte a Monza, ma ne mancano ancora 121 (in tutta la provincia). Per le primarie la situazione è più difficile perché siamo ancora legati a Milano ma si tratta di cinquecento insegnanti (su entrambi i territori). Per la scuola dell’infanzia e le primarie sono stati nominati i docenti tramite le graduatorie e questi coprono il 50percento dei posti, il restante viene scelto a in base ai risultati del concorso di cui però ancora non si sanno gli esiti».
Quindi il concorso immetterà in ruolo più di seicento insegnanti per materne e primarie a cui si devono sommare altri 200 posti tra medie e superiori. «Si conferma ancora una volta il carosello dei docenti- continua Palumbo- e ancora una volta abbiamo tanti supplenti che ancora aspettano a scuola iniziata».
Ufficio scolastico – L’ufficio scolastico territoriale (Ust) è ancora al lavoro: «Siamo in una fase particolare – spiega Marina Pezzolla, dell’Ust MB – sono in corso le nomine proprio in questi giorni. Sabato alle 22 abbiamo concluso le assegnazioni, per quanto di nostra competenza. Sono in corso movimenti anche nella nostra provincia per le assegnazioni provvisorie. La situazione è in continuo movimento».
Anche la Cisl Scuola precisa come l’avvio sia “incandescente” in Lombardia dove crescono gli alunni ma diminuiscono gli insegnanti. In una nota precisano: «Gli organici hanno seguito rotte quanto meno fantasiose e soprattutto sono stati determinati in modo alquanto opinabile. In Lombardia c’è una crescita di 5.229 alunni e un taglio di 227 docenti in organico, i casi più eclatanti sono la scuola primaria e il sostegno. Tutto questo in una regione dove il 15% degli istituti è in reggenza. La valutazione sulla gestione dell’applicazione della Buona scuola non è certo positiva».
Sulla questione organico, uno dei nodi sono i posti di sostegno e, proprio mercoledì, l’ufficio scolastico ha emanato una circolare in cui ha autorizzato 1.709 posti per il sostegno. Così suddivisi 151 per l’infanzia, 759 per le primarie, 575 per le scuole medie e 224 per le superiori. A Monza sono stati aggiunti 11 posti per l’infanzia, 56 per le elementari, 31 alle medie e 6 per le superiori.