Rivoluzione nell’acqua di Monza Addio Alsi, resta solo Brianzacque

Alsi e Brianzacque diventano un unico soggetto: le assemblee delle due società pubbliche hanno approvato la fusione per incorporazione della prima nella seconda. Si tratta del passaggio più importante per arrivare ad avere una sola azienda dell’acqua attiva sul territorio della Provincia di Monza: Brianzacque
Grandi trasformazioni nei gestori dell’acqua pubblica
Grandi trasformazioni nei gestori dell’acqua pubblica

Alsi e Brianzacque diventano un unico soggetto: le assemblee delle due società pubbliche hanno approvato la fusione per incorporazione della prima nella seconda.

Si tratta del passaggio più importante per arrivare ad avere una sola azienda dell’acqua attiva sul territorio della Provincia di Monza: Brianzacque, individuata da via Grossi come gestore unico del servizio idrico integrato per i prossimi diciotto anni, ha infatti assorbito l’Alto Lambro Servizi Idrici proprietaria, tra l’altra, del depuratore di San Rocco.

«Si tratta – spiega l’amministratore unico di Alsi Filippo Carimati – di un atto fondamentale per la costruzione del gestore unico del ciclo idrico integrato sotto forma di società interamente pubblica controllata direttamente dai comuni. Il nostro ambito territoriale è tra i primi in Italia a realizzare questo percorso». «Alsi – afferma l’assessore provinciale all’Ambiente Martina Sassoli – è una realtà di grande valore e rappresenta un bell’esempio di come l’interesse pubblico deve essere perseguito comunque, indipendentemente dalle difficoltà che si possono incontrare lungo il cammino».

L’operazione non avrà ripercussioni negative sui lavoratori e i 37 dipendenti di Alsi saranno assorbiti da Brianzacque.

Subito dopo il sì dell’Alto Lambro è arrivato quello dell’assemblea di Brianzacque che, oltre all’incorporazione della società monzese, ha deliberato il progetto di scissione al proprio interno della parte brianzola di Idra. La decisione è accolta con soddisfazione dal presidente Gianfranco Mariani e dal vice Enrico Boerci: «Sono andati in porto – riflettono – due importati processi aggregativi per la costituzione di un soggetto idrico, pubblico al 100%, completamente partecipato e controllato dai comuni. Si tratta di un significativo passo in avanti realizzato con la collaborazione della Provincia e dei sindaci».

Il processo, però, è contestato dal Comitato Beni comuni secondo cui Brianzacque non avrebbe i requisiti per gestire il servizio idrico integrato attraverso un affidamento diretto, senza passare da una gara pubblica.