Il sacco blu con microchip di Gelsia Ambiente diventa un “case history” alla commissione europea. Dopo le prime esperienze avviate in due quartieri di Lissone e Seveso, il sacco blu con “Rfid” è progressivamente entrato in molte case e aziende della Brianza e, ad oggi, sono oltre 300mila gli abitanti che usufruiscono della misurazione del proprio rifiuto prodotto e altri 100mila ne beneficeranno a breve. Obiettivo: arrivare a un sistema di tariffazione che premia chi inquina di meno.
A inizio novembre, l’esperienza di Gelsia Ambiente è stata presentata ad Ecomondo, la principale fiera di settore che ha luogo a Rimini. Mercoledì 21 novembre a Bruxelles, Gelsia Ambiente è stata invitata a portare il proprio contributo alla prima presentazione del progetto di “ tariffazione puntuale dei rifiuti”, momento cui erano presenti tutti gli stakeholders, direzioni generali della Commissione Europea e istituzioni comunitarie. E il 28, Gelsia Ambiente, parteciperà all’evento “Ecoforum” organizzato da Legambiente a Palazzo Reale di Milano. Nell’ambito della manifestazione verranno premiati i comuni ricicloni, tra cui ne figura anche uno gestito dalla società.
«La visibilità che la società sta avendo anche a livello europeo – ha dichiarato il presidente di Gelsia Ambiente, Marco Pellegrini – è il segno che la strada intrapresa è quella giusta. Metteremo il massimo impegno per proseguire e dare risposte alle richieste delle amministrazioni con cui lavoriamo. Vogliamo sempre più essere partner in campo ambientale e non semplici fornitori di servizi».
«Un grande impegno – ha affermato il direttore generale di Gelsia Ambiente, Antonio Capozza – ma anche una grande soddisfazione. Essere chiamati alla Commissione europea a presentare il proprio lavoro non è cosa di tutti i giorni».