Sono passati 15 anni dalla mattina dell’8 ottobre del 2001, il momento in cui un aereo delle Scandinavian airlines si è scontrato con un Cessna all’aeroporto di Linate causando la morte di 118 persone. Tra le vittime anche molti brianzoli, come Simone Agosti di Arcore, Leonardo Alcamo di Nova Milanese e Orazio Piemonti di Carate Brianza, Mauro Vergani di Seregno. E Luca Fossati, erede dell’impero Star, che dal 1995 guidava la Findim, la finanziaria di famiglia che controllava il gruppo.
Luca Fossati si trovava sul Cessna pilotato due tedeschi con Stefano Romanelli, dirigente proprio di Cessna in Europa: dopo essere partiti da Colonia ed essere passati da Milano, avrebbero dovuto raggiungere Parigi: era un viaggio di prova, Fossati stava trattando l’acquisto dell’aereo. Non sono mai partiti: sono tutti morti insieme a più di 100 altre persone pochi istanti dopo le 8 di quel giorno.
Nella mattina si sabato 8 ottobre il 15esimo anniversario della strage di Linate l’arcivescovo di Milano monsignor Angelo Scola ha celebrato una messa a Sant’Ambrogio nelle iniziative per ricordare le vittime di quel giorno. “Una tragedia immane ci ha travolto quindici anni fa – ha detto Adele Pesapane Scarani, presidente del Comitato 8 ottobre fondato dai parenti delle vittime -, un dolore sconfinato e inconsolabile che ci ha uniti ed è diventata energia inesauribile. Per noi è il momento dell’azione per questo lavoriamo ogni giorno per migliorare gli standard di sicurezza in campo aeronautico». Nel programma dell’anniversario anche l’omaggio al Bosco dei Faggi, inaugurato nel 2002 all’interno del Parco Forlanini, per la lettura dei nomi delle vittime, la consueta deposizione dei fiori e l’accensione del cero.