Province, la preoccupazione di Santambrogio per il Decreto sulla riforma dei tributi locali

Preoccupazione del presidente della Unione province lombarde: "Solo un riordino istituzionale serio potrà permettere alle province lombarde di tornare a svolgere pienamente le proprie funzioni"
Luca Santambrogio
Luca Santambrogio Fabrizio Radaelli

Forte preoccupazione da parte del presidente delle Province lombarde, il brianzolo Luca Santambrogio (presidente della Provincia di Monza e Brianza e sindaco di Meda) per lo schema del decreto sulla riforma dei tributi locali. “Le Province lombarde – ha dichiarato Santambrogio – versano 200 milioni allo Stato che risolverebbero il deficit dei servizi sui territori”. Sull’argomento l’Unione delle Province a livello nazionale, dopo un comitato direttivo, giovedì 24 luglio, ha chiesto un incontro con il ministro Giorgetti.

La preoccupazione della Upl: “Pericolo che sia solo un mero trasferimento erariale”

La preoccupazione è sul decreto legislativo “Disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale” in corso di lavorazione a Roma. Secondo Santambrogio non garantirebbe una effettiva autonomia finanziaria agli enti, “riducendosi ad un mero trasferimento erariale”. L’obiettivo di UPL è uscire dalla precarietà e ripristinare le condizioni per “un’amministrazione provinciale stabile, moderna ed efficiente, che sia in grado di prendersi cura al meglio dei servizi essenziali come strade, scuole e ambiente” precisa Santambrogio.

“Nel 2025 – ha aggiunto – le sole Province lombarde saranno costrette a versare allo Stato oltre 200 milioni di euro, risorse prelevate direttamente dai tributi locali, che invece potrebbero essere impiegate sui territori per finanziare servizi essenziali”. “L’origine di questa crisi – dice – risale alla Legge 56/2014 e alla Legge di Bilancio 2015 che hanno portato alla sostanziale cancellazione della capacità finanziaria delle Province. Sebbene negli anni siano stati previsti parziali ristorni, questi si sono rivelati frammentari, disomogenei e mai coerenti con i principi del federalismo fiscale”.

Squilibrio dei bilanci delle province lombarde a 165 milioni di euro

Lo squilibrio dei bilanci delle Province lombarde in arrivato quest’anno a 165 milioni di euro “e si aggraverà per l’avvio della nuova governance prevista dal Piano Strutturale di Medio termine” una procedura contabile nazionale che riguarda le Province, attraverso un accantonamento, che determina una contrazione delle risorse correnti disponibili per complessivi 150 milioni, di cui circa 18 per le sole Province lombarde, in atto dal 2025 al 2029. “Solo un riordino istituzionale serio, accompagnato da risorse certe, potrà permettere alle Province lombarde di tornare a svolgere pienamente le proprie funzioni” precisa Santambrogio “offrendo in questo modo servizi efficienti, supportando i Comuni e contribuendo allo sviluppo infrastrutturale e territoriale del Paese”.

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