Prove di emergenza sul Lambro La maxi-esercitazione in Brianza

Due giorni da osservato speciale, da Pusiano fino a Monza. È il Lambro protagonista venerdì 25 e sabato 26 ottobre di due giorni di esercitazione speciale che coinvolgeranno tutta la Brianza. Ecco come, dove e perché.
Monza, controlli della Protezione civile sul Lambro
Monza, controlli della Protezione civile sul Lambro Radaelli Fabrizio

Due giorni da osservato speciale, da Pusiano fino a Monza. È il Lambro protagonista venerdì 25 e sabato 26 ottobre di due giorni di esercitazione speciale che coinvolgeranno tutta la Brianza.

Nella prima giornata (venerdì) c’è in programma la verifica di tutti i piani di Protezione civile dei trentacinque Comuni interessati dal territorio della Valle del Lambro. Sabato si passerà alla parte pratica con l’esercitazione che, solo nella Brianza monzese, coinvolgerà quindici Comuni.

Il rischio – «Il Lambro è il rischio maggiore per la città di Monza e l’esondazione avvenuta nel 2002 non può essere considerata la più imponente in assoluto. Bisogna lavorare quindi in previsione che possa accadere un evento anche peggiore», ha spiegato Mario Stevavin, responsabile della Protezione civile di Monza, sul Cittadino di Monza e Brianza in edicola (e nello store online) giovedì 24 ottobre.

Un rischio dovuto al fatto che il fiume, tra corso principale e Lambretto, attraversa la città nella sua totalità. Per un percorso su cui abitano 12mila persone. È importante sapere che l’emergenza non dipende tanto dalla quantità di pioggia che può cadere (che pure influisce), ma dai movimenti che avranno le perturbazioni in transito sulla Brianza. Un utile strumento per valutare il rischio è l’idrometro di Peregallo: quando la portata del Lambro tocca quota 1,90 metri, scatta la situazione di allerta per Monza

Perché – È il motivo per cui l’esercitazione di sabato 26 ottobre coinvolgerà una vasta area di Comuni, quattro province (oltre a Monza e Brianza anche Como, Lecco e Milano) e i volontari della Protezione civile. Che a Monza per esempio sono passati dai 40 del 2002 alle circa 150 persone attuali, oltre le aliquote in forza alla Croce Rossa.

L’esercitazione è stata organizzata per testare lo stato di emergenza che, con gli imminenti lavori del Cavo Diotti (la diga che regola l’afflusso delle acque sul Lago di Pusiano che per i prossimi dodici mesi sarà chiusa per lavori di ristrutturazione obbligatori), potrebbero coinvolgere oltre 35mila abitanti lungo le sponde del fiume.

Nel corso della maxi operazione di Protezione civile saranno allestiti 25 punti di comando. La città di Monza vedrà impregnati le tute arancioni in due location «critiche»: nei pressi delle Grazie Vecchie e in via Mentana (qui tutte le zone interessate). Risalendo l’asta del Lambro i campi allestiti riguarderanno Triuggio, Carate (località Agliate), Briosco, Nibionno, Merone e Pusiano.

Il cavo Diotti – Sabato mattina sarà possibile visitare la diga del Lago di Pusiano. L’opera idraulica più antica d’Italia è un canale artificiale progettato in epoca napoleonica nel 1812 che regola il flusso idrico del lago di Pusiano e del fiume Lambro. Sabato dalle 9 alle 11 sarà aperto al pubblico e visitabile. Il Cavo Diotti è a Merone (Como), in via Appiani 11.

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