Braccia incrociate al cinema The space delle Torri bianchi. I lavoratori del multisala di Vimercate, insieme ai colleghi che lavorano nelle sale di Milano, Cerro Maggio, Rozzano e Montebello hanno indetto un pacchetto di 16 ore di sciopero, da effettuare nelle giornate di Santo Stefano e di San Silvestro (il 31 dicembre) per una serie di rivendicazioni contrattuali e di situazioni critiche nell’ambiente di lavoro, che si protraggono, almeno secondo le sigle sindacali, da anni.
«Da più di due anni – fanno sapere i lavoratori coinvolti nella protesta, attraverso un volantino di rivendicazione – chiediamo chiarezza e uniformità sui contratti di assunzione, più personale a tempo indeterminato, regolarità negli orari e nelle mansioni, più trasparenza sulle ipotesi di crescita. Ma The space fa orecchio da mercante». Sono almeno otto i fronti aperti di trattativa, non certo serena, tra dipendenti e società, che si possono riassumere in tre grossi fronti di scontro. Il primo dei nodi maggiori è il precariato: qui i lavoratori denunciano «abuso e speculazione di forme contrattuali che causano precariato e disagio a livello operativo da anni». C’è poi il fronte di quelle forme di comportamento aziendali viste dai sindacati come <atti di scientifica discriminazione e pressione> su tutti i dipendenti con contratto a tempo indeterminato, delegati sindacali « al solo fine di ridurre il costo del personale, rimpiazzando gli stessi con personale a contratto a tempo determinato e part time». Infine, i sindacati accusano The space di utilizzare impiegati «in ogni tipo di mansioni con flessibilità esasperata e preavvisi minimi rispetto all’esposizione dei turni di servizio».